Montolivo, l’annus horribilis

I postumi della frattura alla tibia, un affaticamento e infine una lesione muscolare. Il risultato sono state 19 partite perse sulle 31 giocate del Milan tra Serie A e Tim Cup. E ancora, 0 gol e solo 809 minuti giocati. Sicuramente questo è stato l’anno più difficile per Riccardo Montolivo che, tra un infortunio e l’altro, non ha mai potuto scendere in campo con continuità per trovare un minimo di ritmo partita.

Difficile possa recuperare per la gara di domenica contro la Sampdoria, dovrebbe essere disponibile invece nel derby del 19 aprile. Amara consolazione per chi, nonostante l’avvio difficile per il brutto infortunio rimediato in Nazionale, sperava di poter ricevere la consacrazione definitiva dalla critica. Dovrà aspettarla, ancora, ma questa volta pesa di più: le 30 candeline spente a gennaio sono un campanello d’allarme. In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport lui stesso ha evidenziato: “Mi mancano dei trofei, sono ancora a quota zero”.

Le vittorie mancano lui e mancano al Milan, e fin qui siamo tutti d’accordo. Quello su cui ancora ho dei dubbi, dopo due anni di fascia al braccio, è se davvero questa squadra possa tornare grande con chi grande non lo è mai stato. La risposta definitiva me la tengo per la prossima stagione, la quarta in rossonero e l’ultima col contratto attuale (è in scadenza nel giugno 2016). Ricky, facci capire che Capitano sei!

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