La panchina di Inzaghi e i dubbi sulla conferma di Galliani

inzaghi“Inzaghi ha un contratto anche per l’anno prossimo. Sono certo che faremo bene da qui alla fine e che rimarrà l’allenatore anche la prossima stagione. Non è questione di Europa o non Europa. È questione di fare bene e concludere al meglio questo campionato in cui abbiamo avuto molti problemi nei mesi di gennaio e febbraio”. Una dichiarazione chiara, quella di Adriano Galliani, che spezza il silenzio societario riguardo le innumerevoli voci sul possibile successore di Inzaghi, mettendo un punto fermo persino clamoroso in un mare di incertezza.

Lo stupore non deriva dalla conferma a spada tratta dell’allenatore di turno, perché fermezza e sostegno dirigenziale sono due delle caratteristiche che hanno reso grande la società rossonera. Stupisce ancor  meno se si tratta di Inzaghi, pupillo di Galliani e beniamino indiscusso del popolo milanista. Sorprende, piuttosto, come si sia abbassata ulteriormente l’asticella degli obiettivi minimi stagionali che, dalla zona Champions di agosto, ora non comprendono più nemmeno l’Europa League. Al tempo stesso, però, Galliani assegna il compito di fare bene nelle ultime otto gare, lasciando presagire che il futuro della panchina –e non solo- dipenderà anche da questo scorcio di campionato.

Difficile capire come si possa coniugare un’eventuale stagione fuori dall’Europa con la conferma del tecnico, per quanto esordiente e amato dall’universo rossonero, soprattutto se si ritiene pubblicamente di disporre di una rosa molto competitiva. Allo stesso tempo, è complicato spiegarsi come possano essere decisive otto giornate di campionato in cui, matematica a parte, le possibilità di arrivare al sesto posto sono ormai davvero esigue. Il giudizio su un allenatore creato tra le mura di casa, positivo o negativo che sia, non può basarsi  su un piccolo scorcio di campionato, ancor più se ininfluente. Nel frattempo, domenica si gioca un derby che può cambiare i contorni dell’umore dei tifosi ma che non deve indirizzare la programmazione di una società come quella rossonera.

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