Il girone da applausi di Mexes

Da Genova a Milano, con un filo blucerchiato a unire le due città. Si, perché la storia del Mexes rossonero di quest’anno inizia da Genova, l’8 novembre scorso, esattamente un girone fa. Complice l’emergenza nel reparto difensivo Inzaghi lanciò dal primo minuto il francese, fino ad allora rimasto praticamente fuori rosa.

Nessuna polemica, nessun grido fuori dal coro, il numero 5 scese in campo come se nulla fosse, giocò in maniera perentoria, con esperienza e praticamente dopo quei 90 minuti non è più uscito. Con il lavoro e il carisma è diventato la colonna della difesa rossonera, sono cambiati i partner, da Zapata a Rami fino a Paletta con il quale ha formato la coppia di queste ultime buone partite. In alcune prestazioni ha evidenziato ancora quei limiti di concentrazione hanno caratterizzato tutta la sua carriera ma sono state molte di più le partite in cui ha abbondantemente superato la sufficienza, sia sul finire dello scorso anno sia in questo ultimo mese, risultando decisivo anche in zona gol, provocando l’autogol contro il Verona e siglando il vantaggio contro il Cagliari. Vero che le vittorie con Parma e Cesena sono arrivate senza di lui ma la sua presenza  e la sua mentalità sono fondamentali per questo gruppo. Inzaghi ne ha sempre elogiato l’atteggiamento, si è affidato a lui, tardivamente verrebbe da dire viste le prestazioni, e addirittura avrebbe voluto schierarlo in Coppa Italia dopo la follia con la Lazio che gli costò la squalifica di 4 giornate. In quel caso fu la società a mettere il veto. Dopo la rissa con Mauri sembrava nuovamente finita la sua avventura al Milan, invece una volta scontata si è ripreso il posto senza particolari ostacoli. Un girone dopo le gerarchie e l’importanza del classe ‘82 si sono completamente ribaltate: da quella partita, quasi casuale, al Marassi da ‘estraneo’ a quella di San Siro da perno centrale.

La scadenza del contratto incombe, i suoi 4 milioni sono stati digeriti a fatica dalle casse societarie. Un rinnovo a queste cifre è impossibile, ma è lo stesso giocatore a saperlo e a rendersene conto. La sua voglia di Milan brucia ancora, e di questo sembra essersene accorto anche Galliani che ieri lo ha premiato per le 100 presenze col Milan, augurandogli di poter festeggiare altri traguardi simili. A fine campionato se ne parlerà, con la consapevolezza che questo Mexes, col contratto spalmato, per carattere e mentalità sarebbe utilissimo per ripartire e cercare di tornare grandi.

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