La Doyen compra e vende: forse non sarà un mercato per il Milan

Doyen sì, Doyen no. Non tutti sono concordi nell’accettare l’inserimento in società del fondo d’investimento Doyen Sports, ma se andrà in porto la cessione di una parte del club alla cordata legata a Mr. Bee Taechaubol questo sarà inevitabile. Alcuni addirittura sostengono lo sarà indipendentemente. Non male avere dalla propria parte una sorgente di fondi che ha investito molto nel mondo del calcio: basti pensare alle collaborazioni con Porto, Siviglia e Atletico Madrid (come sottolineato in un recente comunicato stampa della stessa società) che hanno portato questi club a raccogliere grandi successi in ambito nazionale ed internazionale.

Non solo i club vengono rappresentati sul mercato dalla Doyen, anzi, soprattutto i calciatori. I nomi sono tra i più eminenti del calcio moderno: basti solo pensare a Kondogbia del Monaco, Morata della Juventus, Felipe Anderson della Lazio, Marcos Rojo e Falcao del Manchester United e molti altri. Detengono inoltre i diritti d’immagine di Xavi e Neymar. Inoltre alle dipendenze del fondo sono presenti anche gli allenatori, tra i quali Unai Emery, allenatore del Siviglia vincitore dell’Europa League l’anno scorso e spesso accostato alla panchina rossonera; tanto più ora che il fondo d’investimento offrirà i suoi servigi al club rossonero.

Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica: ricordiamo che in quanto fondo d’investimento tutti i soldi che la Doyen investirà nel Milan cercherà di farli fruttare e infine di guadagnarci. E come fa a guadagnarci? Vendendo. Quindi c’è la concreta possibilità che ci venga data una grossa mano nel finanziamento di giocatori da acquistare, ma è altrettanto vero che una volta compiuto l’acquisto la prima preoccupazione a breve/medio termine del fondo sarà quella di ripiazzare il giocatore o allenatore così da rientrare dei costi, fare plusvalenza se possibile e avere dunque nuovi liquidi da investire altrove. Due lati della medaglia che per chi ha una storia più che centenaria non può non far a meno di tenerne conto: i tempi delle bandiere sono finiti, i tempi delle banderuole (forse) appena iniziati.

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