Gattuso: “Milan? Serve chiarezza, non come coi giovani mandati via. Menez non è un leader”

Ospite negli studi di “Senza Appello” su GazzettaTV, Gennaro Gattuso ha parlato della situazione attuale del Milan: “E’ un patrimonio del calcio italiano, anzi dell’Unesco, anche se in questo momento è in crisi. Vedo tanti soldi in squadre senza storia, come il Manchester City: se la famiglia Berlusconi vuole vendere, per me il Milan lo vende subito. Lo vorrà lasciare in buone mani, ma a breve mi aspetto novità. Altrimenti servirebbe chiarezza: bisogna dire che per due-tre anni si punterà sui giovani, qui invece vedo che i giovani vengono mandati in prestito, o venduti. Pippo se l’è presa per quella battuta quando ho detto che lo vedevo invecchiato, spero di vederlo e chiarire questo piccolo malinteso. Ma la stima e quello che abbiamo fatto insieme rimane. Ricordo quella volta che si scordò le scarpe, giocò con le mie, e fece gol: non me le ha più ridate. Menez? Ha fatto tanti gol, ma a livello di comportamenti e di leadership non ha fatto quello che doveva fare. E a livello di comportamenti spesso ha creato problemi. Quando sbagliavo io, i più esperti mi attaccavano al muro: Ancelotti non era un sergente di ferro, ma c’erano i giocatori a dargli una mano. Mi ricordo quando avevo vent’anni, una delle poche volte che mi feci la barba, non pulii il lavandino: arrivò Costacurta a darmi uno schiaffo in testa: “Non è casa tua, vai a pulire”. Il Milan deve comprare campioni, perché senza campioni non si vince, ma deve comprare soprattutto uomini: sono stata la grande forza della squadra, per anni”.

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