I numeri parlano chiaro: senza Menez più tiri, gol e alternative

La vittoria di sabato scorso contro la Roma ha offerto una prima vera alternativa di gioco senza il contributo di Menez e, stando ai numeri e ai risultati, l’esito sembra essere più che soddisfacente. Prima della squalifica, il francese era stato titolare in 31 occasioni, partecipando da subentrato nelle altre 2, e quella di San Siro era la prima serata indicativa senza di lui, visto che a Napoli la gara era stata condizionata dall’inferiorità numerica. Come analizza l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, senza il suo capocannoniere il Milan vince, crea occasioni, tiene meno la palla ma è più efficace davanti alla porta.

Il primo dato significativo riguarda il numero dei gol (2), superiore rispetto alla media abituale di 1,4, figlio di una partita con meno possesso palla ma più tiri in porta (10 contro i soliti 8). Ciò che più colpisce, però, è l’analisi riguardo i compagni di reparto, apparsi rivitalizzati dall’assenza del francese. In primis Destro che, se in precedenza non crossava mai (0,08), ha servito due palloni interessanti ai compagni, oltre ad aver concretizzato l’unico tiro verso la porta di De Sanctis. Il numero nove rossonero ha comunque potuto godere di un Honda da 3 conclusioni contro le solite 0,96 e da 3 occasioni create con la bellezza di 30 passaggi effettuati. Ha risposto al meglio anche Bonaventura che, con 3 tiri, altrettanti lanci e altrettante sponde, ha quasi triplicato gli indicatori delle gare giocate al fianco del francese.

Probabilmente è limitativo dire che il guaio del Milan fosse Menez perché, come ha ricordato il fratello-agente: “Molti allenatori vorrebbero un problema che fa 16 gol ed è il secondo miglior assist-man della squadra”. È altrettanto vero che, in una sola stagione, il francese ha messo a segno più del doppio dei gol realizzati nei tre anni con la maglia della Roma, anche se la sua assenza sembra giovare al rendimento dei compagni. Senza un accentratore del gioco, la responsabilità si dividono e la manovra scorre più fluida e veloce, tanto che l’ipotesi di una cessione estiva è tutt’altro che utopia. Preso a zero ed ora valutato 14 milioni (tranfermarkt), una cessione significherebbe una plusvalenza decisamente interessante e in via Aldo Rossi si comincia a pensarci.

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