Le voci di Ancelotti al Milan offuscano quelle della cessione del club, intanto il tempo passa…

Il campionato di Serie A è ormai agli sgoccioli e le prime voci  di calciomercato cominciano a circolare. Alcune squadre sono ancora alla ricerca di punti preziosi per chiudere la stagione in bellezza, mentre altre non hanno più nulla da chiedere. In casa Milan la situazione è totalmente diversa. La società è in vendita e la lista degli acquirenti continua ad allungarsi, sfortunatamente però c’è poca chiarezza a riguardo: le trattative con Mr. Bee e Mr. Lee proseguono, mentre il Presidente non ha ancora deciso quale quota societaria vendere. Negli scorsi giorni si è anche parlato dell’inserimento di un altro investitore cinese, ma per il momento non c’è nulla di chiaro e nulla di certo

Nel frattempo tiene banco un’altra questione dalle parti di Milanello. Una questione che sta mettendo in ombra le notizie riguardanti la cessione del club. Stiamo parlando del futuro della panchina rossonera. Alla vigilia di Milan-Torino, Silvio Berlusconi ha dato il definitivo ben servito a Filippo Inzaghi e senza un briciolo di tatto ha confermato la trattativa in corso con Carlo Ancelotti, in rotta di collisione con il Real Madrid. Il tecnico milanista glissa e continua a parlare di futuro, sapendo però che la sua avventura al Diavolo è finita dopo quattordici anni trascorsi tra campo e panchina. Che sia una mossa mediatica per distogliere l’attenzione e magari intavolare una trattativa concreta?

Questo non ci è dato saperlo, riportiamo solo quanto sta succedendo. Il tema Ancelotti ha distratto tutti dalla vicenda principale, che rimane confusa e in sospeso. Non è per forza un errore, la situazione è delicata e in questi casi è giusto attendere il tempo necessario. Tutto e subito non può succedere e nel caso, parliamo di maggioranza della società e quindi si tratta di milioni e milioni di euro. Sarebbe un grosso rischio fare delle scelte azzardate, soprattutto a questo punto della trattativa. Però il tempo vola e la stagione è ormai finita, mancano solo due partite e il campionato 2014-2015 sarà storia: i dubbi sul “domani” sono sempre più normali e i tifosi meritano chiarezza.

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