Il Napoli ospita il Milan. E intanto lo sorpassa nel ranking UEFA

La notizia che il Napoli ha superato il Milan al ventiduesimo posto del ranking UEFA, di per sé, è di quelle che rischiano di rimanere sottotraccia, soprattutto se non contestualizzata e letta in tutti i suoi significati. Nelle ore in cui il presidente Berlusconi sembra pronto al passo epocale della cessione di quote di maggioranza, infatti, è inevitabile esaminare le ragioni profonde di un sorpasso annunciato. Tanto più se domenica il Milan sarà ospite proprio dei partenopei, in una gara che ha solo l’enorme valore della dignità.

Il ranking UEFA, come spesso ricordava Galliani in passato, è stabilito dai risultati e dai traguardi ottenuti nelle partite europee, calcolato anche in base al coefficiente di difficoltà dell’avversario di turno. I rossoneri, dopo essere stati a lungo la prima squadra italiana, sono scivolati al terzo posto dietro Juve e Napoli, appunto, precedendo di una sola posizione i cugini interisti. Dal momento che si prospetta il secondo anno consecutivo senza partecipazione alle coppe europee, la situazione non può che peggiorare e invita a riflessioni sulla gestione del club. Non basta più la spiegazione relativa alla concorrenza dei magnati petrolieri, perché i passi avanti del Napoli suggeriscono un modus operandi più razionale e costruttivo.

La gestione di Aurelio De Laurentiis ha ereditato una situazione difficile, partendo addirittura dalla vecchia serie C e risalendo progressivamente categorie e classifica. Al di là delle sfumature folkloristiche del personaggio, la gestione sportiva è sempre coincisa con quella economica, capace di non fare il passo più lungo della gamba e di programmare cessioni e acquisti mirati. Il contenimento del monte ingaggi non ha impedito l’acquisto di un fuoriclasse come Higuain ma, al tempo stesso, ha permesso una lunga serie di bilanci in attivo. A differenza dei 91 milioni di passivo rossonero, frutto di impulsivi cambi di allenatore e di sopravvalutati parametri zero, la gestione partenopea può suggerire la strada da seguire per la futura dirigenza. Con il vantaggio di essere il Milan che, a livelli di fatturato, è ancora ai vertici del calcio europeo.

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