Zapata, un desaparecido in Copa América. E i 7 milioni di dubbi…

Ma dov’è finito Cristian Zapata? Sicuramente in questo momento il futuro del colombiano non è al centro dei pensieri notturni di Galliani e della società, probabilmente mai lo diventerà. Però la gestione del difensore ex Villareal può far riflettere in casa Milan su come non commettere più errori di valutazione come quello effettuato con Zapata, arrivato in rossonero in prestito oneroso di un milione e riscatto dodici mesi dopo per altri sei con un contratto fino al giugno 2016. Rileggendo ora il suo apporto alla causa rossonera, il bilancio è presto fatto.

Quella che sta per concludersi per Zapata sarà la terza stagione in rossonero e il difensore colombiano non ha mai giocato più di 23 partite in campionato. Un dato significato ed inequivocabile di come passano gli allenatori (Allegri, Seedorf, Inzaghi), ma Zapata non rientra mai nei piani tecnici del Milan. In questa stagione, inoltre, le partite giocate sono scese addirittura a 11, concentrate tutte nelle prima parte dell’annata fino a gennaio. Poi un infortunio al piede destro lo ha tenuto lontano dal campo per un mese, ma è da marzo che il colombiano non vede più il rettangolo di gioco per accomodarsi in panchina e lasciare spazio a Paletta, Alex, Rami, Bonera, Bocchetti. Ma nonostante tutto, Zapata comunque è riuscito a togliersi qualche soddisfazione anche in questa stagione, con la chiamata – prevedibile – della nazionale colombiana per la Copa América 2015 che si disputerà in Cile. Desaparecidos all’estero, pilastro in patria.

Il futuro di Zapata in rossonero ora è ad un bivio. Il contratto in scadenza nel 2016 impone una valutazione economica, ma la sensazione è che il giocatore in estate cambierà maglia. Per evitare una minusvalenza, il Milan sarà costretto a vendere il giocatore almeno per 2,5 milioni. Buona fortuna, dunque…

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