Finalmente una settimana da Milan

È ancora presto per tirare bilanci o trarre certezze, ma questa è stata, dopo tanti mesi da comprimario, la settimana del Milan. I giorni scorsi hanno visto, infatti, il club di via Aldo Rossi scatenato sul mercato. A un passo da Jackson Martinez, ormai quasi certo di indossare la maglia rossonera, Galliani è pronto a sferrare gli affondi decisivi per Kondogbia del Monaco e per riportare a Milanello Zlatan Ibrahimovic. Non solo, Mihajlovic vuole puntellare la difesa, per cui dovrebbero partire i giocatori che più hanno deluso negli ultimi anni, che dovrebbero essere sostituiti da uomini di maggior freschezza e spessore. Il sogno si chiama Hummels, la speranza Miranda. Senza dimenticare che sono tanti altri i nomi in orbita rossonera. Insomma, quelle che ci attendono potrebbero essere i giorni più importanti della storia recente milanista, che negli ultimi quattro anni ha conosciuto più dispiaceri che gioie, più cessioni che acquisti. Il futuro del Milan si decide adesso. IN RIALZO.

Un futuro che dovrà essere scritto, in buona parte, da Sinisa Mihajlovic, che proprio ieri ha tranquillizzato i più scettici dichiarando che manca poco alla sua ufficializzazione e presentazione come tecnico del Milan. Bisogna solo aspettare che Galliani trovi un accordo con Inzaghi per la rescissione del contratto, evitando così all’amatissimo ex numero 9 l’onta dell’esonero. La dirigenza milanista conta di ufficializzare Sinisa quanto prima, l’idea è quella di presentarlo alla stampa subito prima del raduno del 6 luglio, in modo da porre in maggior risalto quella che i vertici di via Aldo Rossi ritengono una mossa di primaria importanza, la mossa della svolta. IN RIALZO.

Un alone di dubbio, però, sembra guastare le prospettive di un futuro a forti tinte rossonere. Si tratta del ruolo della Doyen Sports, che sta generando più di una perplessità nello staff di Silvio Berlusconi. La sovraesposizione di Nelio Lucas, numero uno del fondo di investimento legato anche a Mr. Bee, suscita diversi sospetti negli ambienti della Fininvest, rischiando di generare un caso che è bene chiudere quanto prima. Il dubbio riguarda i confini del rapporto tra Lucas e Taechaubol. Quest’ultimo aveva presentato il leader della Doyen come un proprio collaboratore, ma l’eccessivo protagonismo del manager avrebbe provocato una certa irritazione nello staff del presidente rossonero, tanto che a Mr. Bee sarebbe stato richiesto un chiarimento urgente. Definire in maniera nitida il ruolo della Doyen nell’ambiente Milan dovrà essere uno degli aspetti principali nelle prossime settimane, in attesa della firma sulla cessione del 48% delle quote del club di via Aldo Rossi al broker di Bangkok. Il Milan è tornato a spendere, ma sul mercato le ombre non mancano. STAGNANTE.

Altra vicenda in sospeso rimane quella legata alla costruzione del nuovo stadio. Nei giorni scorsi, infatti, Fondazione Fiera ha deciso di non sciogliere ancora il dubbio legato alla riqualificazione del Portello, la zona dove dovrebbe nascere il nuovo impianto rossonero. Sarà un testa a testa tra il progetto milanista e quello della Vitali. Un “duello” che si dovrebbe decidere tra pochi giorni, nel corso del consiglio direttivo che si terrà il 25 luglio. Allora sapremo se il sogno di avere uno stadio di proprietà potrà avere finalmente le sue basi. STAGNANTE.

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