Da Destro a Cerci, due fallimenti

Nel Milan vincente delle ultime giornate ci sono due giocatori che, arrivati a gennaio, si pensava potessero essere importantissimi ed il vero valore aggiunto della squadra, ma che sono stati letteralmente accantonati nelle scelte di Mister Pippo Inzaghi. Stiamo parlando di Alessio Cerci e Mattia Destro. Due calciatori fortemente voluti da tecnico e società già in estate che poi sono arrivati nel mercato di riparazione, grazie alle manovre di Adriano Galliani. Per entrambi, però, le prestazioni in campo hanno certamente deluso le attese.

Soprattutto Mattia Destro era previsto nelle idee di Pippo Inzaghi come la prima punta titolare, ma alla fine gli è stato preferito Giampaolo Pazzini che ha dimostrato di essere molto più funzionale alla manovra rossonera. Solo tre gol, una costante sensazione di lontananza e distacco con il resto della squadra in campo e tante sostituzione. Come parziale alibi ci può essere il fatto che la manovra rossonera non ha mai coinvolto troppo le sue prime punte, ma da Destro ci si aspettava di più. Ora, a meno di clamorosi colpi di scena, tornerà alla Roma che probabilmente cercherà di cederlo altrove.

Poi c’è Alessio Cerci. Voluto, corteggiato, cercato, fatto arrivare con uno scambio di prestiti secco per un anno e mezzo con Fernando Torres e l’Atletico Madri, alzi la mano chi si ricorda una sua prestazione degna delle attese. A parte il gol fortunoso di Palermo, non ha lasciato alcuna traccia in questi cinque mesi di Milan, ma i problemi muscolari, una condizione fisica precaria e le scelte di Inzaghi, spesso discusse e contestate anche dall’ex Torino, non lo hanno certo aiutato. Lui spesso ci ha messo del suo con poca voglia e poca convinzione e l’anno prossimo, a meno di clamorosi colpi di scena, resterà a Milanello e potrà dimostrare tutto il suo valore.

 

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