Bertolacci, peccato sia italiano…

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con news.superscommesse.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net, Sportmain.it e calciomessina.it.

Sgombriamo il campo da equivoci. Difficilmente qualcuno sostiene che il Milan ci abbia guadagnato nel doppio affare Kondogbia all’Inter e Bertolacci al Milan, ma è anche vero che sarebbe davvero da prevenuti e da sprovveduti criticare l’acquisto dell’ex centrocampista del Genoa, o quantomeno la somma spesa. Questo per diverse ragioni. Il club di via Aldo Rossi ha sempre considerato il fantasioso centrocampista un obiettivo di calciomercato ed alla fine ha iniziato la sua campagna acquisti proprio con il suo arrivo. Forse si poteva chiudere con una somma inferiore ai venti milioni pattuiti con la Roma, ma questa è un’altra storia che, al massimo, ci avrebbe fatto risparmiare tre o quattro milioni.

Bertolacci deve dimostrare di essere da Milan e di poter dare continuità alla sua ultima ottima stagione in Serie A, ma le premesse sono ottime. Non solo per i suoi sei gol (spesso di pregevole fattura) ed otto assist collezionati nell’ultima annata, ma anche per la crescita e per i miglioramenti costanti dimostrati stagione dopo stagione. Dai suoi due anni in prestito al Lecce al suo arrivo al Genoa, è cresciuto tantissimo tanto da conquistarsi, a suon di ottime prestazioni, una maglia da titolare nello scacchiere tattico di Gasperini e la convocazione ormai fissa nella nazionale azzurra guidata da Antonio Conte. A tutto ciò, inoltre, va aggiunta una duttilità tattica che gli permette di agire sia da mezzala che da trequartista dietro le due punte, esattamente come Jack Bonaventura, con il quale condivide la giovane età, la bravura nelle conclusioni a rete e la capacità di inserimento in zona gol.

Probabilmente il centrocampo rossonero avrà bisogno di un colpo importante, di un acquisto da “prima pagina”, ma il rinnovo di De Jong fino al 2018 ed il rientro a pieno regime di Capitan Montolivo (insieme ovviamente ai Bertolacci e Bonaventura già citati), rappresentano già un ottimo patrimonio da cui ripartire fin da subito. Difficilmente a qualcuno farà impazzire l’arrivo di Bertolacci, ma siamo sicuri che se si fosse chiamato “Bertgombia” o “Bertolaccic” sarebbe già stato considerato un acquisto da oscar ed il Milan sarebbe la regina del mercato. In Italia siamo fatti così, purtroppo, il made in Italy non attira, non piace e spesso viene bollato senza neanche essere testato. E poi ci lamentiamo che non esportiamo più una Nazionale vincente e dei calciatori di alto livello. Eppure basta fare due gol in due stagioni con il Monaco in un campionato mediocre, sicuramente di ancor più basso livello del nostro, quattro presenze (neanche tutte da titolare) con la Nazionale francese per valere quasi 40 milioni ed essere considerato un crack ed un top player. Chi vivrà vedrà, intanto benvenuto Andrea!

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