Menez, un anno dopo. Da Pippo a Sinisa, addio a suon di gol?

Il campionato appena concluso è ormai un lontano ricordo per il Milan che è sul mercato alla ricerca dei giocatori giusti per far fare il salto di qualità all’intera rosa milanista. Sarà importante acquistare, così come sarà fondamentale vendere gli uomini che non rientrano nei piani di Sinisa Mihajlovic. I rossoneri in vendita sono diversi e cedere qualche pedina sacrificabile non sarà certo un problema, un paradosso se invece sul mercato troviamo un giocatore del calibro di Jeremy Menez. Nonostante una stagione da incorniciare, si prospetta una sempre più probabile cessione per l’attaccante francese. I numeri parlano chiaro per il capocannoniere milanista: 33 presenze, 16 reti e quattro assist.

Uno dei migliori uomini di Filippo Inzaghi è sacrificabile se si considera che la sua cessione porterebbe nelle casse del Milan ben 15 milioni di euro di plusvalenza. L’arrivo a parametro zero dal PSG frutterà un buon guadagno per la società di Via Aldo Rossi. All’orizzonte ci potrebbero essere il Liverpool e soprattutto il Monaco che potrebbe considerare Menez come una valida contropartita per la cessione di Kondogbia. Il fratello agente del francese continua a negare ogni possibile addio, ma fino a che Mihajlovic non dirà la sua i dubbi rimarranno. Difficile che i due vadano d’accordo, ma per il bene del Milan potrebbero anche mettere da parte le divergenze.

Hanno caratteri molto simili e le idee di gioco totalmente differenti, inevitabili saranno gli scontri. Lo spazio per Menez però si ridurrebbe di molto con i sempre più probabili arrivi di Jackson Martinez, Boateng e Ibrahimovic, i rientri di Niang e Matri dai prestiti e il pieno recupero di El Shaarawy. Il francese potrebbe addirittura chiedere di essere ceduto alla ricerca di spazio, stimoli e successi. Senza contare che i nuovi acquisti sono giocatori con esperienza che si trovano a loro agio nello spogliatoio, mentre Jeremy ha fatto fatica a integrarsi. Finora non c’è nulla di certo, ma si potrebbero aprire diversi scenari. Non vediamo l’ora che la situazione si faccia più chiara, ma la fine di agosto è ancora molto lontana.

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