Berlusconi rifà la storia: sdoppia la società e resta padrone. Mr. Bee, 500 milioni per il 48% del Milan

La nuova storia del Milan inizierà fra otto settimane, il tempo necessario per sottoscrivere nero su bianco l’intesa definitiva, ma quello di ieri rimarrà per sempre un giorno epocale. La società rossonera, quasi 30 anni dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi, si sdoppia. Finisce il governo assoluto, si lascia spazio ad un broker di Bangkok: Bee Taechaubol. Di fatto si è già aperta una nuova era, con un forte socio di minoranza pronto a risollevare il Diavolo insieme al grande presidente di sempre.

Il preliminare di vendita certifica il passaggio del 48% del Milan, per un valore pari a 500 milioni di euro secondo i calcoli de La Gazzetta dello Sport, da Fininvest al gruppo di Mr. Bee. Serviranno due mesi per ratificare i dettagli: la scalata ai vertici di Via Aldo Rossi 8, quindi alla maggioranza, da parte del broker non fa parte dell’accordo, il core business che lo ingolosisce è piuttosto la quotazione del club in Borsa entro un anno. In futuro, però, lo scenario potrebbe anche cambiare. Un affare complicatissimo, quasi impossibile da immaginare fino ad un paio di giorni fa: prima il “no” di Silvio alla prima offerta di (500 milioni per il 60%), poi quello alla seconda, recente e soprattutto più ricca proposta (un miliardo) per l’intero pacchetto.

Bee Taechaubol ci ha sempre creduto e non si è mai arreso, uscendo da Arcore con una bella fetta di Milan e ridando speranza al popolo rossonero. Silvio vende ma rimane padrone, almeno per adesso, ottenendo soldi freschi da spendere per far risorgere la sua creatura. Meglio di così…

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