L’addio di ElShaa lo conferma: progetto giovani, solo una scusa

Ormai manca solo l’ufficialità ma Stephan El Shaarawy diventerà a breve un giocatore del Monaco. L’accordo tra le due società è stato raggiunto così come quello tra giocatore e dirigenza monegasca: si parla di prestito oneroso a 2 milioni di euro con l’obbligo di riscatto fissato a 16 milioni al raggiungimento delle 15 presenze stagionali. Il Faraone svolgerà le visite mediche lunedì mattina, prima di firmare il contratto che lo legherà al club del Principato per 5 anni a 3 milioni di euro a stagione. L’ormai ex numero 92 rossonero ha ricevuto un caloroso saluto da parte dei tifosi del Diavolo prima di abbandonare Milanello: tanti gli autografi rilasciati e altrettante le foto scattate dal beniamino con i suoi supporters. Il Milan realizzerà una buona plusvalenza, ma prima dovrà ammettere che il Progetto Giovani era solo una semplice scusa.

Stiamo parlando di un progetto partito due anni fa in pompa magna dopo la cessione a sorpresa di Ibrahimovic e Thiago Silva al PSG e il contemporaneo addio al Milan di giocatori del calibro di Nesta, Gattuso, Van Bommel e Inzaghi: il Progetto Giovani tanto pubblicizzato e voluto da Adriano Galliani e Silvio Berlusconi. La volontà era di creare una squadra di giovani italiani con l’obiettivo di valorizzare i talenti nostrani e magari cresciuti proprio vivaio rossonero. La cessione di El Shaarawy mette finalmente il punto. Finalmente perché gli zero successi e tante delusioni cominciavano a pesare, un progetto che convinceva poco e proprio per questo motivo non ha portato i frutti sperati. Solo parole e zero fatti: la sensazione è che fosse un alibi per non investire nel calciomercato. Il Progetto Giovani non era sostenibile e non è stato nemmeno sostenuto.

Le mosse della società rossonera dovevano essere differenti, mentre ogni sessione di mercato terminava tra lo scetticismo degli addetti ai lavori e soprattutto dei tifosi. Ora che sono arrivati i soldi di Mr. Bee, non è più necessario puntare sui giovani o sui giocatori a parametro zero. Per questo motivo Galliani si sta destreggiando diversamente in queste prime settimane di Luglio e lo dimostrano gli ingaggi di Bacca, Bertolacci, Luiz Adriano e Josè Mauri. Proprio l’acquisto dell’ex giocatore del Parma indica come il direttore sportivo rossonero stia comunque provando a costruire per Sinisa Mihajlovic una squadra molto giovane, con talenti italiani e stranieri che hanno la volontà e grandi possibilità di far tornare grande il Milan. E’ arrivato il momento di guardare verso il futuro, non pensando a quello che è successo negli ultimi anni e augurando a tutti i giocatori transitati da Milanello un felice avvenire.

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