Via El Shaarawy, forse anche Menez. Nasce il Milan di Sinisa

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con news.superscommesse.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net, Sportmain.it e calciomessina.it.

Il Milan saluta Stephan El Sharaawy e mette in tasca un po’ di denaro utile per il mercato che ancora deve venire. Se sia stata un’operazione “alla Kakà” o “alla Sheva” o se la società di via Aldo Rossi dovrà mangiarsi le mani per aver fatto partire il suo ex gioiellino, lo vedremo in futuro. Di certo Sinisa Mihajlovic ha avallato la sua partenza e non si dispera per questo. Il siparietto del giorno del ritiro, quando dopo un presunto colloquio sull’argomento con il Presidente Silvio Berlusconi  si decise che il Faraone sarebbe potuto diventare una mezzala, è rimasto tale e, come molti già avevano intuito, era solo il preludio ad una sua possibile cessione.

In queste ultime ore si parla con insistenza anche della partenza di Jeremy Menez, idea valorizzata da possibili interessi di squadre importanti nei suoi confronti. A questo si deve aggiungere la quasi certezza di un addio anticipato anche di Alessio Cerci. Gli esterni offensivi, insomma, tanto voluti e cercati nella passata stagione per il 4-3-3 di Filippo Inzaghi, sembrano avere i giorni contati in casa Milan e solo gente adattabile (o che nasce) anche al ruolo da trequartista, come Honda e Suso, dovrebbe far parte del Milan di Sinisa Mihajlovic. Una chiara indicazione, anche se potrebbe essere tranquillamente visto come un ordine, del tecnico serbo che sta coniando una squadra a sua immagine e somiglianza, aspettando l’arrivo di uno che caratterialmente gli somiglia tantissimo (viste anche le medesime origini slave), come Zlatan Ibrahimovic.

Si può infatti dire che, in attesa di capire gli sviluppi per lo svedese, appunto, stia nascendo in tutto e per tutto un Milan “alla Mihajlovic”, con gerarchie chiare per l’attacco: Bacca, Luiz Adriano, forse Ibrahimovic, ma al momento Matri Niang come punte, Suso e Honda a cercare di scalare posizioni come trequartisti, almeno fino a quando il tecnico non potrà provare le prime scelte nel ruolo, Bertolacci e in subordine Bonaventura. E allora, anche per Menez si aspettano proposte, possibilmente per solo cash, proprio per fare il pieno in senso di plusvalenza. Un Milan che avrà più nervo e più carattere rispetto a quello sbiadito degli ultimi anni, ma che potrà, senza ombra di dubbio, anche avere più qualità.

 

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