La certezza del nuovo modulo e il ruolo fondamentale di Honda

Il nuovo Milan di Mihajlovic, in attesa di altri e nuovi colpi di mercato, si basa su poche certezze, una di queste è il modulo. Il 4-3-1-2 del serbo non prevede l’uso di esterni d’attacco. Uno, El Shaarawy, è già stato tagliato, ma la lista è ancora ampia e ci potrebbero essere altre cessioni, da Cerci a Suso fino a Menez.

Il dato però abbastanza sottovalutato è che in rosa esiste un solo trequartista puro, Honda, che anche con il Lione quando è entrato ha fatto vedere di essere nato per giocare dietro le punte. L’alternativa ad oggi più credibile è quella di Bonaventura che comunque sarebbe adattato in quel ruolo, così come Bertolacci che ha sempre detto di sentirsi una mezz’ala. Vero che anche Suso e Menez per caratteristiche potrebbero interpretare quel ruolo al meglio ma con caratteristiche diverse, più inclini al gol che all’ultimo passaggio decisivo. Il giapponese quindi rappresenta una base solida su cui ripartire: nella scorsa stagione dopo un inizio alla grandissima è calato vistosamente, anche se con il tridente di Inzaghi non ha mai potuto esprimersi nella posizione più congeniale.

Non ci sono più scuse questa volta, dal mercato non arriverà un giocatore con le sue caratteristica, i soldi verranno investiti per un difensore e per il sogno Ibra, quindi per l’ex CSKA si potrebbe presentare la ghiotta occasione di partire praticamente senza concorrenza nel ruolo che più gli si addice. La sua professionalità, voglia di sacrificio e la sua corsa hanno già convinto il nuovo mister: ci si aspettano giocate da vero numero 10 anche se forse quel numero non sarà sulle sue spalle la prossima stagione…

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