Ibra, una via per l’intesa: sei milioni fino al 2018. Ma il PSG…

Nel giorno del raduno il nome più usato non era presente a Milanello e non è nemmeno un giocatore del Milan, ma potrebbe ridiventarlo presto. Ibra, basta la parola per far sognare i tifosi e credere allo scudetto? Probabilmente sì. Ieri anche Silvio Berlusconi ha ammesso la volontà di riprendere il campione svedese e, aggiunge La Gazzetta dello Sport, metterà a disposizione di Adriano Galliani i fondi necessari per sostenere l’affondo.

Il presidente rossonero ha voglia di Zlatan, quasi un dovere morale dopo il clamoroso e inaspettato addio del 2012: allora non volevo cederlo ma fu costretto per risanare un bilancio in rosso, adesso invece il vento è cambiato grazie ai soldi in arrivo da parte di Mr. Bee dopo il suo imminente ingresso in società (48% delle quote). Il Diavolo, spinto da Fininvest, ha avuto a disposizione 150 milioni di euro per il mercato e una buona dose li ha già spesi per acquistare Bertolacci, Bacca e Luiz Adriano. Ne restano comunque molti e verranno investiti, nonostante Mihajlovic magari preferisca avere un grande difensore, per l’attaccante del PSG. Nei diversi contatti fra Galliani e l’agente Mino Raiola delle scorse settimane si è parlato degli aspetti economici in vista di un eventuale accordo, ovviamente in caso il giocatore si liberasse dalla squadra francese (la revoca da parte della Uefa delle sanzioni sul fair play finanziario ridà speranze).

Nel dettaglio il Milan offrirebbe “solo” 6 milioni netti a stagione, ad Ibrahimovic andrebbe bene, considerando che al momento ne prende più di 12 (il contratto scade l’anno prossimo), a patto di venire ingaggiato fino al 2018. A 34 anni questa operazione ha ovviamente dei rischi, però l’efficienza fisica e i gol e le magie nel sangue consigliano l’azzardo. In ogni caso esiste una condizione obbligatoria per crederci: il club di Al-Khelaifi dovrà prendere un big al suo posto prima di dare il via libera all’addio. Ibra è sempre più vicino.

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