Ambrosini: “Studio da allenatore. Il nuovo Milan mi piace. Sul passato…”

Impegnato in questi giorni a Coverciano per il corso da allenatore, Massimo Ambrosini ha fatto il punto sul proprio futuro ai microfoni de LaPresse: “Ho intrapreso questa avventura per avere un’alternativa che mi piace. Per il futuro non ho progetti a brevissimo termine, voglio iniziare con i giovani per un discreto numero di anni. Modello di riferimento? Nessuno, anche se per empatia con me il numero uno è stato Carlo Ancelotti”.

Quindi su Filippo Inzaghi e Gennaro Gattuso:Pippo in questa stagione al Milan ha capito che gli piace fare questo mestiere e sicuramente avrà altre occasioni. Più esperienza fai, più capisci qual è la tua dimensione. Lo stesso discorso vale per Rino. Sono convinto che alla fine entrambi avranno grande successo“. Poi sul nuovo Milan: “Mi piace e mi stupisce per la mole di investimento fatta ed anche per le valutazioni su alcuni giocatori importanti. Il mio ricordo più bello è la semifinale di Champions League giocata in casa contro il Manchester United. E’ stata la miglior partita del mio Milan. Se sono amareggiato per come è andata a finire la mia avventura in rossonero? Il passato è passato ed io ci penso raramente. Il mio momento migliore è stato il 2008, dopo la vittoria della seconda Champions, quando sono anche stato convocato per gli Europei con l’Italia. Una cosa che non rifarei è sicuramente esporre quel famoso striscione dal bus scoperto (insulti nei confronti degli interisti nei festeggiamenti per la vittoria della Champions League 2006-2007, ndr). Comunque, è acqua passata”.

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