Esuberi, questo è il problema

Mancano meno di quaranta giorni alla chiusura del calciomercato ed ormai appena quattro settimane all’inizio del campionato. Il Milan, oltre a perfezionare la rosa con l’arrivo di almeno un elemento di spessore per ruolo, deve cercare assolutamente di sfoltire la rosa, ancora troppo ampia, e piazzare alcuni calciatori che avrebbero poco spazio in stagione e si possono considerare a tutti gli effetti degli esuberi. Alcuni di questi sono stati scartati quasi in partenza da Sinisa Mihajlovic e non sono stati nemmeno portati in Cina per la tourneè in corso di svolgimento, altri hanno avuto questa possibilità, ma non stanno dando le risposte che il tecnico si aspettava.

Della prima categoria fanno parte Zaccardo, Albertazzi e Verdi che, come detto, sono rimasti ad allenarsi a Milanello e non sono stati nemmeno tenuti in considerazione per queste amichevoli orientali. La loro situazione è ormai delineata e, a patto che si trovino delle squadre interessate alle loro prestazioni, faranno le valigie ed andranno sicuramente via in prestito. Diverso è il discorso che si deve fare invece per altri due rossoneri come Matri e Nocerino. Mihajlovic li ha voluti con sè in cina per provarli, ma entrambi non sembrano aver dato le risposte giuste. Matri non è piaciuto contro l’Inter, gara in cui ha sbagliato un’occasione facile davanti al portiere, ma in generale non sembra essere all’altezza di far parte dell’attacco milanista. Nocerino è apparso lento e macchinoso e si è fatto notare solo per il fallaccio da dietro a Kondogbia che gli è costato l’espulsione.

Altri ancora sono i nomi di calciatori che potrebbero ancora giocarsi le proprie carte nelle prossime amichevoli, ma che al momento non sembrano essere nelle grazie di Mihajlovic. In difesa, per esempio, con l’arrivo di un volto nuovo (Romagnoli?) uno tra Alex e Zapata dovrà partire. Davanti, sotto la lente d’ingrandimento ci sono Cerci e Niang. Il francese ha grandi qualità, ma avrà poco spazio con i vari Bacca, Luiz Adriano, Menez (forse e magari Ibrahimovic) ed una sola partita a settimana da affrontare. Inoltre è apparso ancora troppo acerbo e poco concreto per poter essere un punto fermo da Milan. L’obiettivo è quello di racimolare qualcosa (da eventuali cessioni o ingaggi risparmiati) da poter investire sul mercato, oltre ovviamente a quello di sfoltire una rosa ancora piena di esuberi.

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