Se sale la concentrazione, salgono anche le possibilità di Zapata

Con la stagione alle porte gli arrovellamenti su chi saranno i prossimi titolari di questo Milan targato Mhiaijlovic si sprecano. In particolare analizzando il reparto che più ha sofferto nella passata stagione, ovvero quello difensivo, ci sono dei pezzi del puzzle ancora da far combaciare. Con la partenza di Rami si sfoltisce la zona centrale della difesa, ma alcuni nuovi innesti (vedi Romagnoli) potrebbero rimettere in discussione le gerarchie. Chi potrebbe farne le spese è Cristian Zapata.

Il centrale colombiano è scomparso dai radar la scorsa stagione dopo la disastrosa prestazione di San Siro col Palermo. Dybala probabilmente se lo sogna ancora la notte. Questo episodio e la lussazione della rotula l’hanno tenuto per molto tempo lontano dal campo evitandogli molte delle critiche riservate invece ai vari Paletta, Alex, Mexes e allo stesso Rami. Quando chiamato in causa, probabilmente con meno pressione , però, non ha sfigurato: ad esempio nelle andate di Roma e Napoli ne abbiamo un ricordo quantomeno decente.

Ora, con Sinisa in panchina le gerarchie sono tutt’ora in via di definizione, perciò anche per Zapata di tempo per convincere l’allenatore serbo ce n’è. Il precampionato ha mostrato un buon colombiano, concentrato e deciso, lontano dalla sciagura palermitana; c’è da dire che tutto il Milan sembra stia scendendo in campo con una concentrazione maggiore rispetto al recente passato, questo non toglie nulla al centrale sudamericano. Se il fattore mentale è davvero stato risanato dalla cura di Mihaijlovic può essere che ne esca uno Zapata nuovo, rigenerato: le sue doti atletiche di rapidità e anticipo sono indiscutibili e questo potrebbe portarlo a convincere il mister che lui è il difensore che sta cercando.

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