Tassotti: “Contento di continuare ad aiutare il Milan. Romagnoli sarebbe un ottimo acquisto”

Ai microfoni di Milan Channel, Mauro Tassotti ha parlato a lungo del momento del Milan, ma non è mancato un cenno al suo nuovo ruolo all’interno della società rossonera: “Sono 35 anni che sono qua. Quest’anno è cambiato qualcosa, prima o poi doveva succedere, era da preventivare. Sono stato fortunato a far parte dello staff tecnico per così tanti anni, anche con allenatori alla prima esperienza come Inzaghi. E’ arrivato il momento di fare qualcosa di diverso e sono davvero contento e spero di aiutare il Milan a capire meglio quali sono i giocatori che devono rimanere nella sua orbita. Con Galliani ci siamo incontrati due volte e ci siamo trovati d’accordo su tutto quando mi ha prospettato le varie possibilità. Io mi sono preso qualche giorno per pensarci e poi ci siamo incontrati di nuovo e ho preso le mie decisioni. Quello che mi affascina è il fatto di conoscere a fondo i ragazzi per evitare che ci sfuggano elementi come Darmian che poi è cresciuto molto come valore negli ultimi anni ed è sulla bocca di tutti”.

Poi, passando al Milan, ecco l’attualità rossonera, con i nuovi acquisti da poco ufficializzati. E tutti “di carattere”: “I giocatori che son stati presi possono già cambiare volto alla squadra, poi bisognerà vedere come si adatteranno alla squadra giocatori come Bacca e Luiz Adriano. Si parla tanto di Romagnoli, è un giocatore importante. Il costo eccessivo è relativo, se mantiene le promesse anche a 15/20 milioni può essere un buon acquisto. Se continuasse a crescere se il Milan lo prendesse si assicurerebbe la copertura del ruolo per moltissimi anni”.

Su De Sciglio: “La cosa che lo ha frenato di più credo siano stati gli infortuni. Io sono convinto che a destra possa fare meglio, a sinistra ha bisogno di un tempo maggiore per il cross, non essendo un sinistro naturale. Capisco però che a destra ci sia Abate. Credo che Mattia abbia tutte le qualità tecniche e morali per tornare ai livelli che tutti ci aspettavamo. E’ successa un po’ la stessa cosa anche a Stephan, oltre alle aspettative molto alte su di lui”.

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