SM RELIVE/ Mihajlovic: “Il Milan ha il dovere di vincere. La squadra sta assimilando la mentalità offensiva. L’obiettivo? I primi tre posti”

LA CONFERENZA DI MIHAJLOVIC IN PILLOLE

-finisce la prima conferenza di Sinisa Mihajlovic

-Su Bacca e Luiz Adriano: “Sono attaccanti molto forti e li abbiamo presi per fare la differenza. Spetta a noi metterli in condizione di fare bene: credo che abbiamo uno dei migliori attacchi del campionato

-Sulla difesa: “Quando parlo di difesa intento un lavoro di squadra, che parte dagli attaccanti e coinvolge anche i centrocampisti, oltre ai difensori

-Sui giocatori che hanno sorpreso: “Ely e Calabria, forse perché sono quelli che conoscevo meno

-Su Ibrahimovic: “Non parlo di giocatori che non alleno

-Sui segreti per fare bene: “Allenarsi bene, con intensità e cattiveria agonistica

-Sul dualismo De Jong-Montolivo: “Non sono giocatori con un ruolo fisso, perché possono giocare sia da interni che davanti alla difesa. non sono in competizione tra loro. Riccardo non è ancora al massimo perché è tornato da un infortunio: ha caratteristiche diverse e saprà essere importante

-Sulle certezze della squadra: “Le mie squadre hanno sempre avuto pochi infortuni e, incrociando le dita, sinora abbiamo gestito bene i giocatori

-Sul cambiamento di mentalità: “I ragazzi sono stati disponibili e siamo diversi da quelli di un mese fa. Cerchiamo di scalare e recuperare in avanti: la mentalità è cambiata e tra un mese saremo ancora meglio

-Sui titolari: “Scelgo per quello che i ragazzi mi danno in allenamento e in base allo stato di forma. Magari tra due settimane cambia tutto. Penso di aver concesso a tutti nelle amichevole di mettersi in mostra poi, ovviamente, devo fare le mie scelte”

-Sul mercato: “Nel caso ci sia bisogno di intervenire, la società sa dove farlo

-Se firmerebbe per il terzo posto: “No, c’è ancora tutta la stagione da vivere

-Sulle aspettative dell’ambiente: “Mi sono accorto che c’è molto entusiasmo ma so anche che, se arrivano 2-3 partite non fatte bene, le cose non tornano come prima. Dobbiamo sfruttare questo entusiasmo per crescere e guadagnare autostima. L’obiettivo è arrivare nei primi tre posti: dobbiamo fare un grande campionato perché anche le altre si sono rinforzate

.Sulla preparazione della partita: “Quando prepariamo una partita ci concentriamo al 70-80% su noi stessi, il 20-30% sugli avversari

-Sulla formazione: “Posso dirla solo quando non ho dubbi, altrimenti no. sarà molto simile a quella di Perugia

-Sui cambiamenti a livello personale: “Io sono sempre lo stesso di quattro anni fa, mentre ovviamente sono cambiato come allenatore. Sono sempre diretto: pretendo lealtà e devo essere il primo a darla. Ovviamente mi aggiorno, perché in questo lavoro è fondamentale

-Note positive: “I ragazzi stanno acquisendo una mentalità offensiva. Sono molto fiducioso per domani: se abbiamo la mentalità giusta e facciamo ciò che sappiamo, abbiamo molte possibilità di vincere

-Il punto sulla squadra: “Siamo sulla buona strada, anche se arriveranno momenti difficili, a partire da domani. Dobbiamo uscire sempre a testa alta dal campo. Ogni settimana miglioreremo i nostri difetti: si può fare di più ma sono contento

-Sulla Fiorentina: “Sono stato un anno e mezzo a Firenze e ringrazierò per tutta la vita la famiglia Della Valle. Come sa anche Montolivo, era un periodo difficile. Domani cercheremo di vincere senza nessun desiderio di rivincita”

14.00 – Come da tradizione, anche la prima conferenza stampa del campionato 2015/2016 inizia con le parole di Mihajlovic a Milan Channel: “Nel calcio ci sono due tipi di squadre: quelle che hanno il diritto di sognare di vincere e quelle che hanno il dovere di farlo. Noi facciamo parte del secondo gruppo. E’ giusto che parlino anche i giocatori per relazionarsi con i tifosi. Menez è stato il miglior giocatore del Milan nella passata stagione: lo aspettiamo, ha tutto il tempo che serve per riprendersi. Non sono uno che si fa problemi a far giocare i giovani, ma devono essere anche bravi. Ieri ho sentito mister Sacchi, che mi ha ricordato il suo esordio a Firenze e mi ha fatto gli auguri. Non ho mai detto che il gioco non conta: so che al Milan si è abituati a vincere giocando bene a calcio

Impostazioni privacy