L’inesperienza chiede un dazio: pagato. Ora guardiamo avanti

Con nei peggiori incubi, tutto ciò che di male era stato previsto di questo Milan si è concretizzato nella prima giornata di campionato. Ancora senza carattere, poche idee offensive e inesperienza dietro. Specialmente quest’ultima è stata la carta vincente per la Fiorentina, che ha sfruttato al 100% le opportunità concesse loro da Rodrigo Ely prima, e da Alessio Romagnoli poi.

L’italo-brasiliano Ely che ha stupito tutti, compreso Mihaijlovic, per l’ottimo precampionato disputato è scivolato sulla buccia di banana proprio alla première in rossonero. Due ingenui falli gli sono costati un’espulsione che ha indirizzato la gara inequivocabilmente. Entrambi sono tecnicamente due errori di posizione: il primo, netto, è dovuto ad uno spostamento verso destra in un ipotetico raddoppio di marcatura su Ilicic già vicino a De Sciglio, lasciando però lo spazio a Kalinic di sfruttare il varco; la correzione è tempestiva ma chiaramente fallosa. Il secondo, quantomeno dubbio, è un fallo, ancora su Kalinic, come se ne vedono tanti, sanzionabile sì ma sottoposto alla soggettività del direttore arbitrale che in questo caso non ha mostrato clemenza; anche in questa situazione Ely è arrivato in ritardo nella chiusura sulla verticalizzazione andando a incespicare contro l’attaccante serbo.

L’ex romanista Romagnoli, invece, ha fornito una prestazione buona nel complesso, macchiata però dal fallo da rigore. Ammesso che fosse fallo, e fallo non era, l’ingenuità del centrale numero 13 è quella di intervenire in scivolata nel mezzo dell’area di rigore. Una posizione troppo ravvicinata e piatta nell’uno contro uno ha permesso, inoltre, a Ilicic di superarlo in rapidità, dando a Mihaijlovic un altro spunto di lavoro, situazione che certamente dovrà rivedere col suo centrale.

Non è una prova giudicabile, dunque, per i due giovani centrali rossoneri, vittime di episodi e non di ’90 minuti negativi: l’inesperienza ha richiesto il suo dazio e loro l’hanno pagato. Ora, dovranno mettersi sotto col lavoro per sgrezzarsi e eliminare anche quelle piccole incertezze che potranno finalmente incastonare due gemme al centro della difesa del Milan.

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