Mihajlovic? Meglio l’esordio di Inzaghi. Ma questo Milan è migliore

Non poteva iniziare nel modo peggiore l’avventura del nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic in Serie A: al Franchi di Firenze, i rossoneri hanno perso con un secco 2-0 contro la Fiorentina. Gli uomini di Paulo Sousa, in una condizione di forma eccellente, hanno dominato nettamente sia sul lato fisico che di quello di gioco. E’ solo la prima giornata di campionato, ne mancano ancora 37 e non ha senso disperarsi: ci sarà tempo e modo per risollevare la testa, anche perché manca ancora una settimana alla fine del calciomercato e potrebbero arrivare gli innesti giusti per risolvere alcuni dei problemi incontrati domenica sera. L’assetto tattico sarà da sistemare, ma anche l’atteggiamento dei singoli sarà da rivedere.

In campo è scesa una squadra impaurita e remissiva, non tanto differente da quella schierata da Filippo Inzaghi fino allo scorso giugno. Sono arrivati nuovi giocatori e un allenatore più esperto: si sono integrati nel migliore dei modi a Milanello, ma contro la Fiorentina non sono riusciti a dare quel qualcosa in più che avrebbe garantito ai rossoneri di uscire dal Franchi almeno con un pareggio. Ovviamente una vittoria avrebbe dato morale a tutto l’ambiente, ma se pensiamo allo scorso anno forse è stato un bene non vincere. Il 4-3 a San Siro contro una Lazio proiettata ad un terzo posto finale aveva lasciato ben sperare i tifosi del Milan, in realtà sappiamo tutti com’è andata. Una sconfitta che servirà da lezione: in ogni caso ottimisti no, pessimisti nemmeno. Il campionato è ancora lungo: sin dalla prossima settimana contro l’Empoli sarà importante dimostrare che il Milan c’è e potrà dare del filo da torcere alle squadre che l’anno scorso hanno fatto meglio.

Nel complesso è stata una partita insufficiente, decisa da due reti a palla ferma: punizione perfetta di Alonso imparabile per Diego Lopez al 36° e rigore di Ilicic al 56°. La difesa ha retto bene le continue avanzate della Fiorentina: Antonelli e De Sciglio hanno coperto discretamente sulle fasce, mentre Romagnoli ed Ely hanno faticato al centro. Il primo ha provocato il calcio di rigore del 2-0, mentre il brasiliano ha commesso ingenuamente due brutti falli sanzionati dall’arbitro con i relativi cartellini gialli che ne hanno poi decretato l’espulsione. Il secondo è quello che ha permesso agli uomini di Paulo Sousa di andare in vantaggio. Ely rientrerà nel derby dopo lo sosta: Mihajlovic gli darà sicuramente una seconda possibilità per riscattare la prestazione poco brillante mostrata al Franchi. Zapata, subentrato ad Honda per coprire il buco in difesa, ha avuto un impatto positivo sulla partita dimostrando di poter ripagare la fiducia del Mister.

De Jong, schierato davanti alla difesa, ha dato l’anima e con la sua solita grinta ha permesso alla difesa di rifiatare nei momenti più difficili. Bonaventura si è visto a fasi alterne, mentre da rivedere Bertolacci. In attacco poche idee e soprattutto poche palle giocabili dopo la sostituzione di Honda. La prossima settimana contro l’Empoli, Bacca e Luiz Adriano avranno modo di mostrare quanto fatto di buono durante la preparazione estiva. Mihajlovic non è ancora riuscito ad infondere ai suoi la sua voglia di vincere, ma lo spirito è quello giusto: in conferenza stampa ha difeso i suoi, ammettendo che c’è ancora da faticare e tanto da lavorare. Non si è attaccato agli episodi e non ha cercato alibi, da queste cose si capisce di che pasta è fatto un allenatore. Ora la parola passa al campo, la partita di sabato a San Siro sarà quella della svolta? Ce lo auguriamo.

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