Mihajlovic e il modulo, la formula magica ancora non c’è

A meno di due settimane ormai dall’inizio del campionato il nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic è, come è naturale che fosse, in fase di rodaggio. Dopo cinque partite, anche se amichevoli, di una certa caratura, emerge un particolare abbastanza inequivocabile: il nuovo modulo, il 4-3-1-2 non è ancora stato assimilato da quelli che saranno poi gli interpreti che dovranno recitarlo. Chiaro è che non era possibile pensare a questo punto della stagione ad una squadra che avesse imparato a memoria gli spartiti scelti dal proprio tecnico, ma forse ci si aspettava di essere già a buon punto, in una fase un pochino più avanzata.

Molti dei calciatori del Milan hanno già giocato in passato con questa disposizione tattica, per altri invece è una novità assoluta. Se prendiamo in considerazione le ultime stagioni e il 4-3-3 con cui è stato precedentemente disposto il Milan, però, viene spontaneo pensare come per difensori e centrocampisti cambierà poco o nulla rispetto al passato, mentre sarà tutta un’altra cosa per gli attaccanti. Ruolo cruciale sarà soprattutto quello del trequartista che sarà la vera e propria novità visto che nell’ultima stagione e mezzo i rossoneri hanno giocato con gli attaccanti esterni. Ed è proprio in quel ruolo che al momento si annidano le maggiori incognite per questo inizio di stagione.

Detto che al momento sul mercato, dopo l’arrivo di Romagnoli, si cercheranno un regista/mezzala e si farà di tutto per arrivare al sogno Ibrahimovic, per il ruolo di rifinitore dietro le punte ci sono diverse alternative che al momento però non sembrano convincere. Quello che sembra il prescelto da allenatore e società in quella posizione, Jack Bonaventura, non ancora in condizioni ottimali e sembra dover ancora assimilare i dettami tattici del tecnico serbo. Poi ci sono i vari Suso, Menez e Bertolacci che potrebbero ricoprire quel ruolo, ma sarebbero degli adattati prestati alla causa e nulla in più. L’unico vero “dieci” di ruolo presente in rosa sembra essere paradossalmente il giapponese Honda che però non è ancora sicuro di restare e fin qui ha pressoché deluso nella sua esperienza in rossonero.

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