Romagnoli: “Devo migliorare in personalità, la numero 13 sarà una responsabilità in più. Scudetto? Siamo subito dietro la Juventus”

Uno dei nuovi acquisti del Milan, il difensore Alessio Romagnoli, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando innanzitutto del tecnico Sinisa Mihajlovic: “L’ho ritrovato migliorato, sotto tanti punti di vista. Umanamente è sempre lo stesso: ti rispetta e ti dice le cose in faccia. Per quanto riguarda il campo, è cresciuto molto. Mi riferisco alla costruzione delle nostre giocate e allo studio degli avversari. Ci ha messo poco a convincermi a venire al Milan, è bastato un sms“.

L’ex Sampdoria è passato ad analizzare il trasferimento in rossonero: “Ho lasciato Roma per diversi motivi. E io e il club abbiamo preferito dividere le nostre strade. Devo migliorare nella personalità, nella costruzione. Anche nel fisico. Ma ho tempo, fino a 35-36 anni si deve migliorare… La valutazione di 25 milioni? Non mi pesa, è una responsabilità in più ma non ci faccio caso. La numero 13 l’ho chiesta subito perché Nesta era il mio idolo. Ho pensato a lui, non al fatto che avrei aggiunto altre responsabilità“.

Romagnoli racconta di come cambiò ruolo da ragazzo: “Da piccolo volevo fare il centrocampista. Avevo dentro questo gusto di giocare il pallone. Impazzivo per Zidane, per il suo modo unico di toccare la palla: guardavo sempre Zizou. Poi Tovalieri, nelle giovanili della Roma, mi spostò in difesa. C’erano solo centrocampisti e attaccanti, io ero tra i più alti e mi arretrò“.

La conclusione è sulla corsa scudetto: “Juve in pole position e Milan a inseguire insieme a Roma, Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina“.

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