Ok le critiche, no a sterili rimpianti

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

C’è qualcuno che ha già la tentazione di impallinare Sinisa Mihajlovic. Per farlo si è cominciato a fare il paragone col Milan di Filippo Inzaghi, mettendo a confronto i numeri delle prime sei giornate di questo campionato con quelli dell’anno scorso. Gli stessi che si dilettano oggi nell’analisi delle statistiche, che contano ben poco a fine settembre, dimenticano la rivoluzione in atto. Il Milan è un cantiere aperto. E come tale andrebbe giudicato a lavori finiti piuttosto che nel mezzo della ricostruzione. Una domanda: c’è davvero qualcuno che rimpiange Inzaghi?

Tutto ciò non esclude le responsabilità di alcune scelte errate operate dal tecnico serbo. Ci sta, però, andare per tentativi in attesa di trovare la quadratura ideale, che poi sarà quella in grado di garantire maggiore sicurezza. Ad esempio, si è capito con chiarezza come, nella maggior parte delle partite, Riccardo Montolivo escluda la presenza in campo di Nigel De Jong. Uno di loro due, insieme a Bertolacci e Kucka, rappresentano la mediana migliore, contando anche Bonaventura come prima scelta per il ruolo di trequartista.

E’ dietro, semmai, che Mihajlovic deve stabilire gerarchie più precise. Rodrigo Ely e Romagnoli insieme a Firenze sono stati unanimemente considerati “un azzardo” dell’allenatore. Oggi Zapata offre più garanzie di Alex e Mexes, ma il solo colombiano non basta per supportare Romagnoli. Sistemare questo snodo significherà sistemare tanto e, magari, puntare dritto ad un posto in Champions. Il tempo è lungo e, proprio per questo, i tifosi sono pregati di deporre le armi ancora per qualche settimana.

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