Sì alla firma, no allo stadio: la successione a BB è ancora lontana?

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol sono ormai davvero a un passo dalla firma per la cessione del 48% dell’A.C. Milan nelle mani del broker thailandese. Il tutto verrà sancito l’1 ottobre, quando Berlusconi, smaltita la festa del suo compleanno (29 settembre), sancirà definitivamente il patto, considerato una pura formalità, come da lui stesso dichiarato ieri sera in occasione del party per i 40 anni di Licia Ronzulli, al quale hanno partecipato sia il presidente che Mr. Bee.

Come tutti noi ricordiamo, un punto fondamentale dell’accordo per la cessione di una parte delle quote societarie a Mr. Bee riguardava la costruzione dello stadio di proprietà che avrebbe rilanciato il brand Milan sul mercato e avrebbe permesso a fronte di un investimento ingente una fonte di introiti sul lungo periodo superiori a quelle attuali. Il progetto ha previsto il sondaggio di diverse zone di Milano, fino ad individuare la zona proprio antistante Casa Milan al Portello, dove attualmente vi è FieraMilanoCity. Le trattative, tuttavia, paiono giunte alla conclusione: negativa.

Conclusione negativa che fa svanire, almeno per il momento, il lavoro di mesi portato avanti da Barbara Berlusconi. Le parole di Andrea Montanari, giornalista di Milano Finanza intervenuto in diretta a Top Calcio24 durante il nostro programma Spaziomilan – L’emozione rossonera, confermano che: “E’ un autogol clamoroso di Barbara, che ha giocato la sua credibilità sullo stadio”. E molto probabilmente nemmeno Silvio Berlusconi pensava veramente di spostare le gare interne al Portello. Infatti, così si è espresso nella serata di ieri: “Il mio desiderio era quello di restare a San Siro, beh, sarà soddisfatto”.

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