Romagnoli rosso pesante, ma i suoi errori molto meno

Un’espulsione ingenua frutto di un pizzico di irruenza e di un’inesperienza naturale vista la giovane età. Alessio Romagnoli ha dovuto abbandonare il campo a Marassi al 40′ del primo tempo e ha pagato a caro prezzo l’errore colossale di Zapata che aveva servito sciaguratamente e inavvertitamente Diego Capel, sul quale Romagnoli ha dovuto spendere il fallo che gli è costato il secondo giallo. Certo, l’arbitro Tagliavento è apparso assai fiscale, soprattutto in occasione della prima ammonizione, ma il giovane centrale rossonero poteva e doveva comportarsi meglio, evitando di entrare in quel modo, lasciando poi la squadra in dieci.

Un rosso che si va a sommare al fallo su Ilicic che alla prima giornata causò il rigore che poi lo stesso sloveno trasformò a sigillo del 2-0 con cui la Fiorentina si impose sui rossoneri. Le altre prestazione del difensore scuola Roma non sono state entusiasmanti e hanno dimostrato che c’è ancora tanto da lavorare per far sì che Romagnoli possa diventare il punto di riferimento ed il baluardo di una difesa che ha ancora parecchie, troppe lacune. I 30 milioni investiti in sede di mercato, però, impongono che si arrivi a questa soluzione al più presto, ma ci sarà bisogno di tempo, serve maggiore consapevolezza nei propri mezzi e maggiore sicurezza, sia in fase difensiva che con il pallone tra i piedi.

Errori dettati dall’età e forse anche dalle aspettative eccessive che vengono riposte nei suoi confronti da cui ne deriva una pressione spropositata che ancora il centrale dell’under 21 non sta riuscendo a gestire nel migliore dei modi, ma anche causati da una difesa complessivamente non all’altezza che non può essere resa immediatamente tale da un ragazzo di appena vent’anni. Lui comunque ha la fiducia incondizionata di Sinisa Mihajlovic e questo non può che essere un bene per la sua crescita. Resta la brutta espulsione di oggi che gli farà saltare l’importantissima gara di domenica prossima contro il Napoli. Un’assenza sicuramente pesante per il tecnico serbo e per tutto il Milan

 

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