SM ESCLUSIVO/ Serginho: “Serve tempo ai nuovi, Adriano farà la differenza. Mio erede? Non c’è…”

“La squadra è stata rinnovata, ma i nuovi devono prendere coscienza dell’importanza della maglia rossonera“. Dall’alto di nove anni al Milan, con 281 partite ufficiali giocate, Serginho non si fa troppi problemi nel dispensare consigli agli ultimi arrivati e analizzare con lucidità il reale momento della squadra. “Quest’anno non si potrà fallire la qualificazione in Champions”, spiega il brasiliano in esclusiva a SpazioMilan.it.

Sergio, come hai visto questo nuovo Milan?
“La squadra è nuova, il gruppo deve amalgamarsi e l’allenatore sta cercando di impostare un nuovo sistema di gioco. E’ normale registrare difficoltà”.

Ti è piaciuta la campagna acquisti?
“Sono stati fatti investimenti importanti, che frutteranno solo se i nuovi acquisiranno rapidamente la mentalità vincente del Milan e l’importanza della maglia rossonera”.

Obiettivi reali?
“La qualificazione in Champions, è sempre stato così e dovrà esserlo a maggior ragione quest’anno dopo le ultime stagioni”.

Che tipo era Mihajlovic da avversario?

“Ha sempre avuto un grande carattere e la voglia di vincere. E’ rimasto così da allenatore, anche se è presto per dare giudizi, lasciamolo lavorare”.

Quali sono i margini di miglioramento di Luiz Adriano?
“Lui è reduce da una grande stagione, segna tanto e troverà molto spazio in questo Milan. Ha avuto solo la sforuna di trovare poco spazio in Nazionale, ma è tra i migliori brasiliani in circolazione”.

Chi è l’erede di Serginho?
“I miei figli (ride, ndr)… Non vedo ancora nessuno con le mie caratteristiche, spero che si possa trovare comunque un giocatore che sappia spingere sulla fascia perchè il calcio, nel corso degli anni, è diventato ancora più veloce”.

Ti aspettavi Ibra rossonero?
E’ sempre stato un giocatore importante, ovunque abbia giocato. Sicuramente sarebbe stato un valore aggiunto non indifferente… Tra lui e Witsel non avrei avuto dubbi“.

Giusto dare un’ultima occasione a Balotelli?
Mario in Italia ha fatto vedere grandi cose, poi se n’è andato giovanissimo in Inghilterra e anche lì nel City ha fatto bene. Quindi è tornato qui ed è cominciato un periodo difficile. Credo che abbia bisogno di una scossa e sono certo che darà tanto“.

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