Disfatta Milan, stadio e cessione in rialzo

Non siamo abituati a ripeterci, ma nello stesso tempo ci riesce difficile trovare altri aggettivi per definire la partita giocata dal Milan contro il Napoli. Dopo il nostro live di domenica sera in diretta da San Siro, uno solo continua a rimbombare: indegna. Doveva essere la partita del riscatto, ed invece si è trasformata in un vero e proprio incubo per i rossoneri che crollano per 0-4 davanti ai propri tifosi. Gli uomini di Sinisa Mihajlovic non si sono mai resi pericolosi dalle parti di Reina, subendo per novanta minuti il pressing dei partenopei. Allan sblocca il match nel primo tempo sull’ennesimo errore di Zapata, poi nella ripresa arriva la splendida doppietta di Insigne e l’autorete di Rodrigo Ely. Come ciliegina sulla torta non poteva mancare la contestazione con la Curva che subissa il Diavolo di fischi e cori di protesta. IN RIBASSO

E’ stata fissata la data. La decisione finale di Fondazione Fiera sarà presa entro il 13 ottobre, data nella quale il Comitato si riunirà per decidere come destinare la zona del Portello dopo la rinuncia definitiva del Milan. Filtra quindi dell’ottimismo per il raggiungimento tra le parti con Benito Benedini che rinuncerà a citare Silvio Berlusconi in tribunale e revocherà l’appalto dei suoi terreni in cambio di una cifra salatissima che si aggira attorno a 10 milioni di euro. Era il 7 luglio scorso quando Fondazione Fiera annunciava la scelta di affidare i propri terreni al Portello al progetto ai rossoneri, adesso invece la trattativa è ad un passo dall’epilogo ovvero la revoca dopo la vittoria del bando. IN RIALZO

Il presidente Silvio Berlusconi rimane positivo sulla cessione del 48% delle quote societarie del Milan a Mr. Bee: “Oggi ho avuto un lungo incontro con Bee Taechaubol. Stiamo continuando a lavorare e penso che si ufficializzerà tutto a breve“. Il Presidente del Milan non è quindi indispettito dall’ennesimo rinvio da parte del magnate thailandese, nonostante circolino voci che parlano di una Fininvest poco entusiasta della proroga richiesta. Pare che questo sia l’ultimo “favore” di questo tipo che faranno all’imprenditore. Filtra comunque dell’ottimismo poiché una delle ipotesi fatte è che ci sia un eccesso di finanziatori per cui vanno trovati gli equilibri non solo dal punto finanziario, ma anche da quello politico. In ogni caso, il rinvio del closing sembra essere limitato dalle quattro alle sei settimane. IN RIALZO

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