La crescita di Romagnoli: per 25 milioni questo ed altro

Finalmente non si può non parlare bene della difesa rossonera. Erano mesi, addirittura stagioni, che una fase di non possesso gestita così bene non veniva proposta dal Milan. Vero è che davanti c’era il Chievo e non il Barcellona, ma ricordiamoci anche che i veneti hanno strappato punti importanti a squadre di vertice, quindi un applauso a come abbiamo saputo gestire il vantaggio. Molto bene là dietro si è comportato, ancora una volta, Alessio Romagnoli. Il centrale difensivo sta rinfacciando tutte le critiche ricevute ad inizio stagione a suon di prestazioni.

Ancora oggi, per molti, i 25 milioni spesi per lui sono un prezzo troppo alto per un ragazzo di appena 20 anni (è un classe ’95). Tuttavia, in campo, da leader silenzioso ha saputo prendersi posto e riflettori, nonostante gli inciampi iniziali. A Firenze il rigore procurato su Ilicic ha fatto temere una debacle psicologica del giovane difensore forse caricato di troppe responsabilità; invece zero problemi, le maniche tirate su e la dimostrazione che quando uno è veramente bravo la carta d’identità può rimanere nel portafogli. Pulito, elegante e con molta qualità non fa rimpiangere i difensori più in voga accostati al Milan nello scorso mercato, e soprattutto senza dover scomodare paragoni importanti. Chi ha seguito attentamente questo primo scorcio di stagione può facilmente confermare che la repentina crescita di Romagnoli è qualcosa di straordinario.

E forse, a questo punto, il problema del prezzo viene un po’ a decadere perché qualora dovesse mantenere questo stato di condizione il cartellino andrebbe a lievitare notevolmente, con buona pace del mondo romanista. Se poi contiamo che è già inamovibile in under 21 e i progetti dicono che potrebbe fare il salto tra i grandi molto prima del previsto, il Milan può reputarsi soddisfatto di un’operazione di mercato tanto esecrata appena portata a termine, quanto osannata ora che il valore è reputato congruo.

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