Da inamovibili a panchinari

Per molti sono considerati dei leader, forse gli unici tre di tutta la rosa del Milan, nelle formazioni ideali dei rossoneri in estate erano sempre presenti tra i titolari, sono forse i calciatori di maggior esperienza internazionale del Diavolo, eppure in questo momento si accomodano comodamente in panchina. Diego Lopez, Philippe Mexes e Nigel De Jong, non hanno collezionato nemmeno un minuto nelle ultime due vincenti apparizioni del Milan e, per quel che riguarda il secondo, addirittura deve ancora fare il suo esordio in gare ufficiali in questa stagione. Tre storie diverse, tre situazioni differenti, ma un filo logico che li lega: al momento non sono le prime scelte, nei loro rispettivi ruoli, di Sinisa Mihajlovic.

Diego Lopez ha pagato a caro prezzo alcuni errori commessi nelle prime otto giornate e, nonostante l’ottima stagione scorsa in cui è stato uno dei pochi a salvarsi, ora ha ceduto la sua titolarità al 16enne Donnarumma. Difficile è pensare ad un’intera stagione da titolare per il classe ’99 e, molto probabilmente, l’ex Real tornerà a difendere la porta rossonera, ma al momento non gioca e difficilmente lo farà contro la Lazio. Stesso discorso vale per De Jong che, dopo le prime due partite giocate da titolare e da capitano davanti alla difesa, ha ceduto il posto a Montolivo e si è dovuto accontentare di disputare altre due partite da mezzala al posto dell’infortunato Kucka. Mexes, infine, era sul punto di partire in estate, è rimasto, si è infortunato, ma, al suo rientro, ha giocato solo (male) nel Trofeo Berlusconi.

La stagione è ancora lunga e, molto probabilmente, il Milan e Mihajlovic avranno bisogno di loro e della loro esperienza. Il parziale (in alcuni casi totale) accantonamento dei tre, però, può avere un risvolto negativo nella stagione rossonera. Giocatori così, infatti, non troppo abituati alla panchina, potrebbero non digerire troppo ed alla lunga tutte queste panchine e questo potrebbe deteriorare il rapporto con l’allenatore e gli equilibri nel gruppo. E, se tra il centrale francese ed il tecnico serbo non è mai corso buon sangue, anche il mediano olandese, che per la verità ha già fatto intendere di non essere contento di non giocare, ed il portiere iberico potrebbero entrare in aperta contestazione con il Mister.

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