Luiz Adriano, il primo bilancio non è incisivo. Ci si aspetta di più

Insieme a Bacca doveva comporre il duo d’attacco titolare in questa stagione ma Luiz Adriano dopo un buon avvio sembra essersi perso. Un solo gol in campionato, decisivo contro l’Empoli, ma solamente uno, due se contiamo quello in Coppa Italia contro il Perugia. Pochino per chi dovrebbe farlo di mestiere, allo Shaktar non era un bomber da venti reti a stagione ma il bottino fino adesso è troppo esiguo per meritarsi una sufficienza.

Vita dura quella degli attaccanti del Milan, lasciati spesso soli in balia degli avversari, senza palle pericolose da trasformare in potenziali occasioni. Il brasiliano per caratteristiche va servito con qualità, non è un giocatore che fa reparto da solo o che s’inventa la giocata dal nulla, come invece ha dimostrato di saper ancora fare Mario Balotelli. Anche l’intesa con Bacca va migliorata di parecchio, anche perchè fino ad ora i due hanno dialogato solamente in occasione del gol del colombiano contro l’Empoli, per il resto non sono sembrati così affiatati in campo. Non ci sono però solo aspetti da bocciare in questi primi mesi rossoneri del numero nove: Mihajlovic lo stima molto per il lavoro sporco che fa, per lo spirito di sacrificio che ci mette aiutando i compagni a centrocampo e per i movimenti per favorire gli inserimenti. Ma questo senza la giusta cattiveria e il giusto cinismo serve a poco. Le occasioni sprecate contro Inter e Genoa sono state, purtroppo, decisive e adesso il cambio di modulo potrebbe costargli il posto.

Nel complesso l’attaccante non ha ancora convinto del tutto e la maledizione non del numero 9, che dopo Inzaghi non ha trovato un degno padrone passando da Matri a Torres fino a Destro, regge fino a un certo punto, perchè qui il problema è ancora più grave, qui si  parla di prestazioni non all’altezza e di un rendimento al di sotto delle sue possibilità. Ora è il momento di incidere di più, meno ricami, meno dettagli e meno giocate: servono gol e servono al più presto.

 

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