Montolivo: “Dobbiamo essere più concreti e meno belli. Mihajlovic? Il gruppo ha fiducia e voglia di reagire”

A due giorni dalla sfida con il Torino, valida per l’ottava giornata di campionato ovvero la ripresa del campionato dopo la sosta Nazionali, Riccardo Montolivo, capitano del Milan, è stato intervistato da Tuttosport.

La Nazionale e il suo momento: “Ringrazio Conte per avermi dato fiducia, finalmente si è chiuso un cerchio: non giocavo da 17 mesi in maglia azzurra. Sono contento di far parte di questo gruppo. La convocazione passa dal campionato con il Milan, io cerco sempre di dare il massimo. Sto meglio, anche con il club sta andando bene. Sono soddisfatto della prestazione”.

Sulla prossima sfida contro il Torino: “Ci aspetta una gara molto difficile perché loro sono una squadra in salute che si avvale di un gioco molto consolidato. Noi dovremo essere più concreti anche a costo di sacrificare qualcosa alla bellezza. Ventura? Non l’ho mai avuto come allenatore e quindi non posso parlare per esperienza diretta. Però si vede che le sue squadre hanno un’idea di gioco molto chiara, sono sempre concrete, solide e concedono poco agli avversari. Per questo so che sarà una partita complicata per noi”.

Milan in affanno: “Dobbiamo migliorare in tante cose. Talmente tante che è difficile sceglierne una e isolare quella. Ma è logico per una squadra che ha cambiato tanto, allenatore compreso”.

Su Mihajlovic: “Dobbiamo seguirlo e lavorare con impegno, come stiamo già facendo, per mettere a posto i dettagli e tutto il resto. Ma non c’è scoramento tra di noi, anzi: il gruppo ha fiducia e ha voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Veniamo da una brutta sconfitta, pesante per l’ambiente e sappiamo che dipende da noi cambiare verso. La mia condizione? Sto meglio, ma devo ancora migliorare”.

Infine, sulla Fiorentina e la visita di Renzi prima della Norvegia: “Il primato è meritato: gioca un buon calcio e ha freschezza atletica: sono contento per l’ambiente viola. Renzi? Quando è venuto a trovarci qui in ritiro a Roma mi ha salutato e mi ha ricordato anche un gol che segnai e che vide dalla tribuna allo stadio quando era Sindaco. Quando giocavo con l’Italia l’ho avuto come Sindaco e ora che gioco in azzurro è il Premier: curioso“.

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