Sinisa, ricorda che a volte qui si è anche allenatori in seconda

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Siamo più forti dell’anno scorso. Siamo la squadra più forte e credibile dalla stagione 2012/13. Compresa, forse. Serve dirlo perché troppe volte le “mezze” gare in stile Torino tradiscono la veracità di un gruppo che ha molta più qualità di quella che decide di far vedere. Milan da scoprire, Milan da scartare ancora. Milan da capire e, a volte, da godere. Come ieri sera, in una serata fredda e difficile, ma solo all’inizio. Dopo l’uno a zero, chi si ricordava dell’assenza di Silvio, dei ritardi di Barbara, delle divergenze con Bee, di Montella preferito a Mihajlovic? Questo è il Milan. Ed è il Milan, finalmente, di un giovane ragazzo classe 1994 che ha deciso di centrale il bersaglio, dopo averlo mirato un po’ di volte. Niang risponde presente quando serve, quando gli si lascia spazio e gli si fa capire che è una prima scelta, al netto degli “Ulisse” Menez e Balotelli. E non è un caso che uno dei migliori rapporti instaurati da Mihajlovic è proprio quello col francese.

Mihajlovic fa 5, come cinque sono le vittorie in casa su sette partite. Quindi la notizia è che San Siro torna ad essere un fortino. Il freddo porta nuova linfa, nuova voglia, meccanismi più oliati e consapevolezza al rialzo. In fin dei conti, la trasferta in casa Juve non aveva raccontato abissi clamorosi tra le due squadre. Anche perché una delle due non è che avesse proprio giocato. Quindi coraggio, Sinisa: se ci credi (e il gruppo è con te) qualche speranza c’è. Anche perché la tenuta difensiva migliora giornata dopo giornata. E «pur zoppicando», come si bofonchia in sala stampa a San Siro, i punti in classifica cominciano ad essere 23. Male che vada, lunedì la classifica evidenzierà il numero “sette” dietro a Sassuolo e Juventus. Che però giocano con la Fiorentina e a Palermo. Non proprio passeggiate di salute.

Unico neo? Il mister ricade nel tranello Berlusconi: “Berlusconi non c’era? Ieri mi ha detto che sarebbe venuto, gli ho detto di non sbagliare spogliatoio e di venire da noi“. Parole a caldo, parole in conferenza. Parole che rimandano ad altre parole, quelle che l’ex Premier dedico ai giocatori dell’Atalanta nel loro spogliatoio dopo lo 0-0 di qualche settimana fa. Si può avere lunga vita al Milan se ci si ricorda che essere allenatori a Milanello è un’esperienza diversa da tutte le altre. Si è anche allenatori in seconda, a volte. Tante volte.

Twitter: @Chrisbad87

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