Lo Stadium è una maledizione: è ora di battere la bestia nera

Ci sono quei campi in cui per qualsiasi squadra è difficile riuscire a fare risultato, ma per alcuni diventa una vera e propria maledizione nel corso del tempo. Pochissime squadre sono riuscite a fare risultato allo Juventus Stadium da quando i bianconeri si sono trasferiti nella loro tana, ma per il Milan sono stati solo dolori. Quattro gare di campionato disputate e quattro sconfitte anche abbastanza nette. La prima sfida si giocò nell’ottobre del 2011, quando i rossoneri Campioni d’Italia capirono che sarebbe stato difficile bissare la vittoria della stagione precedente perché si dovevano fare i conti soprattutto con la nuova Juve di Antonio Conte. La doppietta di Marchisio nel finale, dopo una gara stradominata dai torinesi, sancì la prima sconfitta della lunga serie.

Dopo le due sfide di Coppa Italia (una anche vinta ai regolamentari, ma pareggiata da Mirko Vucinic ai supplementari con un supergol che regalò la qualificazione alla Juventus) si torna a giocare in campionato nell’aprile del 2013, con gli uomini di Conte quasi Campioni d’Italia e i rossoneri di Allegri in piena lotta per il terzo posto. Partita con poche emozioni, ma risolta da Arturo Vidal a 10′ dal termine su un calcio di rigore provocato da una sciagurata uscita di Marco Amelia. Il terzo tentativo non andò molto meglio. Nell’ottobre del 2013, il Milan dell’ultimo Allegri, in piena crisi di risultati e classifica, passò avanti con Muntari, ma poi si fece rimontare e sorpassare da Pirlo, Giovinco e Chiellini. Ancora Muntari diede un senso agli ultimi minuti con una rete che servì solo a limitare i danni. L’ultima sfida risale a febbraio di quest’anno e ce la ricordiamo tutti per l’infinita polemica sul presunto fuorigioco di Tevez in occasione del gol che aprì le marcature. Antonelli pareggiò, ma la Vecchia Signora era troppo forte per l’imbarazzante Diavolo di Pippo Inzaghi e solo Diego Lopez evitò una figuraccia epica dopo i gol di Bonucci e Morata.

Questa sera il Milan ci riproverà. Il risultato finale appare meno scontato rispetto agli ultimi anni e per la prima volta i rossoneri si troveranno ad affrontare la sfida con una condizione di vantaggio, almeno se si guarda la classifica. Nonostante questo, però, la Juve è in netta ripresa e appare comunque ancora più attrezzata rispetto alla squadra di Sinisa Mihajlovic. Il Diavolo, però, ha l’obbligo di riuscire ad invertire un trend così negativo. Al di là dei precedenti, che comunque lasciano il tempo che trovano, uscire indenni da Torino potrebbe dare un’incredibile iniezione di fiducia per il proseguio della stagione. Vincere, poi, potrebbe essere la svolta decisiva per una stagione che tra poche ore si troverà davanti al più classico degli “sliding doors”. Tra le grandi, Milan e Juve (a parte una Lazio in crisi profonda) sono quelle messe peggio in classifica e una sconfitta, per entrambe, potrebbe significare dover abbandonare definitivamente qualsiasi velleità per obiettivi di classifica altissimi.

Chiaro è che il pareggio servirebbe poco soprattutto alla Juve. Il Milan di certo non potrebbe fare i salti di gioia anche perché, tra le quattro grandi impegnate tutte in sfide ampiamente abbordabili, difficilmente qualcuna si fermerà. Un punto, quindi, farebbe allontanare ulteriormente le posizioni che contano, ma in un campo così, dopo quattro sconfitte di fila non sarebbe di certo la fine del Mondo. Tornando ai precedenti, inoltre, se si dà un’occhiata alle sfide complessive tra le due squadre (considerando anche quelle a San Siro) i rossoneri ne hanno vinta solo una delle ultime otto e perse addirittura sei. Un bilancio nerissimo che in qualche modo deve essere invertito.

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