Se non è emergenza, poco ci manca. Il Milan, in vista della delicata e importante sfida di sabato contro la Juventus, arriva con la coperta corta: Mihajlovic deve fare i conti con una rosa ristretta dagli infortuni e dagli impegni delle Nazionali, proprio nella settimana che porta alla cruciale trasferta di Torino contro la Vecchia Signora. E se per i rossoneri lontani da Milanello la “noia” è soltanto il rientro a ridosso di sabato, l’allarme sul fronte infermeria è decisamente più concreto: oltre ai lungodegenti Balotelli e Menez, saranno assenti certi anche Bertolacci e de Jong. I guai muscolare dell’olandese, arrivati dopo due mesi di naftalina, si aggiungono a quelli dell’ex Genoa, sempre dolorante per l’infortunio ai flessori.
Due ko indubbiamente pesanti, che potrebbero spingere Mihajlovic a spiazzare ancora tutti. Il serbo non ha paura di rischiare: giovani e riserve, con lui, possono ambire ad avere delle chance. E José Mauri, in questo senso, è più di una suggestione. Perché la partita Juventus potrebbe essere di nuovo la “sua”, proprio come lo fu l’anno scorso con la maglia del Parma, quando l’italo-argentino giocò ottimamente e decise il match con una pregevole rete dalla distanza. Ma soprattutto, perché Mauri ha caratteristiche interessanti da inserire nella mediana rossonera: un giocatore fresco, dinamico e brillante che si integrerebbe bene, da mezzala sinistra, con Montolivo e Kucka.
Insomma: l’ipotesi di vedere José Mauri titolare è tutt’altro che assurda e peregrina. Sono più plausibili idee diverse, come scalare Bonaventura a centrocampo o confermare Poli, ma Mihajlovic ha dimostrato a più riprese di non temere le scelte impopolari e coraggiose, in particolare gettando nella mischia giovani senza apprensioni o paure. E questo talentuoso classe ’96, prima di essere “spedito” in prestito nel mercato di gennaio, merita di essere testato in una gara ufficiale: tifosi e società, su questo punto, sono totalmente d’accordo. Chissà che la Vecchia Signora, ancora una volta, non riservi a Mauri una bella sorpresa.