Miha contro il suo passato, ma non ci sarà tempo per i ricordi

Mancano poche ore alla sfida di San Siro tra Milan e Sampdoria: sarà una partita per certi versi delicatissima e per altri molto emozionante, soprattutto per Sinisa Mihajlovic. Il serbo vanta un lungo passato in blucerchiato sia come giocatore che come allenatore: dal 1994 al 1998 è stato la colonna portante della difesa di Sven Goran Erikson e di Vujadin Boskov, per lui 110 presenze e dodici reti. Il tecnico rossonero è poi tornato a Genova nel gennaio del 2013 per rimanere seduto in panchina fino alla fine della scorsa stagione. In entrambi i casi, l’esperienza in Liguria si è trasformata in una vera e propria consacrazione: da calciatore sicuramente, da allenatore speriamo e magari proprio col Diavolo.

Come detto poco fa, vedere in campo le maglie della Sampdoria a San Siro potrebbe suscitare tante emozioni in Mihajlovic. Il tecnico rossonero però non avrà tempo di fermarsi a ricordare, dovrà solo badare a vincere e fare risultato. Le prossime cinque partite, da qui fino alla fine del 2015, non saranno difficili e sarà fondamentale iniziare nel migliori dei modi. Battere in casa i blucerchiati significherà dare morale a tutto l’ambiente milanista dopo la sconfitta più che meritata contro la Juventus, regalando qualche speranza per il proseguimento del campionato. La missione principale sarà battere i liguri e rimanere aggrappati al treno delle migliori, ma non sarà per niente facile perché i doriani arriveranno a Milano per fare risultato dopo la sconfitta contro l’Udinese.

Lo sanno i calciatori, e lo sa soprattutto l’allenatore blucerchiato che col Milan ha un conto in sospeso. Stiamo parlando di Vincenzo Montella che farà la seconda apparizione sulla panchina della Sampdoria dopo aver preso il posto di Walter Zenga. L’ex Areoplanino sarebbe potuto diventare il tecnico rossonero la scorsa estate, era il preferito da Silvio Berlusconi dopo Carlo Ancelotti e il Presidente del Diavolo non l’ha mai nascosto. Fu la clausola da 5 milioni di euro fissata dalla Famiglia Della Valle a bloccarlo e a spingere definitivamente il club milanista verso Mihajlovic. Tanti ricordi e tante emozioni… speriamo che al termine della gara, lascino spazio alla felicità e ai festeggiamenti per un grande successo conquistato.

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