Tridente bocciato: scocca l’ora del 4-4-2. Luiz Adriano uomo-chiave

Un cambio di modulo per dare più peso all’attacco. Questa una delle prime soluzioni a cui Mihajlovic starebbe pensando, informa La Gazzetta dello Sport, per rimediare al presente rossonero, tornato negativo dopo le doppie pessime prestazioni negative contro Atalanta e Juve e soprattutto la brutta sconfitta allo Stadium.

L’attacco così non funziona, praticamente nullo a parte l’exploit dell’Olimpico: si punta troppo spesso sugli uno contro uno delle ali e la velocità di Bacca, ma al colombiano arrivano palloni con il contagocce. Vero è che la manovra complessiva di squadra, abile più a giocare in contropiede che a costruire in maniera fluida, di certo non dà una mano ad una reparto in calo e senza idee (il gol manca da quasi 200’). Fanno impressione, quasi piangere (come il distacco già dalle prime in classifica), i due miseri tiri nello specchio della porta del Diavolo a Torino. Bocciato nel suo insieme il tridente Bacca-Cerci-Niang, adesso a Milanello comincia a farsi davvero largo l’ipotesi del 4-4-2. Dunque lo schieramento tattico alternativo a quello attuale, da sempre pre-annunciato dall’allenatore serbo, è pronto ad essere messo ufficialmente in pratica dall’inizio anche in campionato (fu provato nell’amichevole di Monza).

L’uomo-chiave sarà Luiz Adriano. Impossibile continuare a rinunciare ad un giocatore di qualità e reti pesanti come il brasiliano, il quale tornerà ad agire in coppia con Bacca. Senza dubbio Bonavennura e uno fra Cerci e Niang, poi, agiranno sugli esterni di centrocampo; in mezzo si vedrà. Uno schema equilibrato e dinamico, capace di dare la svolta almeno in termini di gol a favore.

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