Forever Niang

I difensori della Sampdoria non ne potevanp davvero più di Niang: 2 gol, un assist, qualche colpo di tacco e tanto movimento da fargli venire il mal di mare. La serata magica del francese si è materializzata, ammette La Gazzetta dello Sport, nella partita della rinascita del Milan. E non è affatto una coincidenza. Perché sembrava come se ai rossoneri fino adesso fosse mancato proprio un attaccante così.

Una seconda punta con il fisico da bomber e l’attitudine da fantasista, capace di segnare, smarcarsi e dialogare insieme ai compagni di reparto. Il nuovo modulo, poi, lo ha esaltato, come successo per la maggior parte dei giocatori scesi in campo a San Siro. Il Diavolo è stato perfetto, soprattutto grazie al classe ’94, il quale ha dimostrato di essere maturato dopo l’esperienza al Genoa di Gasperini dello scorso anno. Testa calda, cresta e orecchini (anche ai tempi del Montpellier): stop. Siamo di fronte ad uno M’Baye diverso, che ha capito come si lavora e vive da calciatore. Le parole nel post-partita rappresentano un esempio lampante. Elemento utilissimo alla causa, rilanciato coraggiosamente da Mihajlovic.

Ieri è stato il migliore, completo ed eccellente spalle alla porta. Al fischio finale sono arrivati i complimenti di Cassano, poi via social pure di Mario Balotelli (“Ma quanto sei forte?”). Testa bassa e pedalare, deve essere solo l’inizio. Adesso il diamante è sgrezzato e brilla che acceca.

Impostazioni privacy