Crotone: ripartenze ed entusiasmo, ma l’interdizione…

Ancora una gara interna per il Milan che, alle ore 21.00 di stasera, ospiterà il Crotone di Ivan Juric nella gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia. I pitagorici, che al momento occupano la seconda posizione del campionato cadetto in corso e che hanno totalizzato trentun punti in quindici partite, sono una squadra giovane, grintosa, dinamica e determinata che, qualora i rossoneri non si esprimessero al meglio, potrebbe sfoderare una prestazione di buon livello e tenere aperto fino all’ultimo il discorso qualificazione.

Punti di forza: le ripartenze.
In campo con un 3-4-3 sulla carta equilibrato, la compagine calabrese dovrebbe metterla sulla corsa e sull’intensità, cercando di chiudersi con efficacia, per poi ripartire in velocità, sfruttando le doti delle due ali. Salvo colpi di scena, infatti, i pitagorici dovrebbero aspettare bassi l’avanzata del Milan, al fine di contrastare i rossoneri sulla trequarti e dare il via ad azioni di contropiede che vengano ben condotte da Ricci e uno tra Stoian e Palladino. Questi ultimi sono esterni bravi a saltare l’uomo e a ribaltare il fronte, tanto da saper creare superiorità numerica e palle gol. Insomma, per non complicarsi la vita, gli uomini di Mihajlovic dovranno rimanere corti ed evitare di concedere azioni di rimessa.

Punto debole: l’interdizione.
In mezzo al campo, nonostante facciano molta densità, gli uomini di Juric potrebbero andare in difficoltà. I due mediani rossoblù, dal momento che presentano una resistenza non sempre ottimale e faticano in merito al senso del gioco e della posizione, potrebbero infatti non riuscire a interdire con la regolarità necessaria, soccombendo nello scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, concedendo spazi tra le linee ed esponendo la retroguardia a occasioni pericolose. Di conseguenza, specie sul lungo andare, il fortino del Crotone potrebbe crollare e i rossoneri potrebbero disporre di occasioni per colpire.

Giocatore chiave: Adrian Stoian.
Punta esterna classe ’91, capace di rendere anche come trequartista, il fantasista rumeno, se fosse in campo, potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione di Juric. Dotato di rapidità di pensiero e qualità tecniche, nel caso in cui avesse spazi a disposizione, l’ex attaccante di Chievo e Roma potrebbe imporre la propria impronta sull’incontro e mettere in difficoltà la retroguardia rossonera.

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