La Coppa diventa il vero obiettivo

Un’autostrada verso la finale, un’occasione unica da non perdere, l’obiettivo principale della stagione. Gli incroci sorprendenti e alquanto bizzarri che hanno portato il Milan a ritrovarsi nella parte più agevole del tabellone della Coppa Italia, portano a considerare la Coppa nazionale molto più che un semplice obiettivo di ripiego. Le sconfitte inattese, imprevedibili e contemporanee di Roma e Fiorentina, candidate numero uno ad accedere alla finalissima di maggio da quella parte del tabellone, hanno reso in discesa la strada dei rossoneri verso l’atto finale della competizione, soprattutto dopo aver superato quello che al momento sembrava essere l’ostacolo più difficile, la Sampdoria di Montella a Marassi.

Nonostante le difficoltà e il periodo non esaltante, il Milan è riuscito a ricompattarsi e a battere i blucerchiati (unica squadra battuta nell’ultimo mese e mezzo), offrendo una prestazione dignitosa e concreta. La scelta di Sinisa Mihajlovic di schierare moltissimi titolari, nonostante la trasferta di Frosinone fosse prevista a meno di 72 ore dalla sfida di Marassi, ha reso l’idea di come la Coppa Italia sia diventato un obiettivo, forse il principale della stagione rossonera. Se il Diavolo dovesse fare il Diavolo non ci dovrebbero essere problemi a battere il Carpi nei quarti di finale che si giocheranno a San Siro e una tra Alessandria e Spezia nella doppia semifinale. Poi, anche se ovviamente nulla è scontato, si aprirebbero le porte verso la finalissima contro una tra Napoli, Inter, Lazio o Juventus, partita che già fa venire l’acquolina in bocca ai tifosi rossoneri.

Tifosi che in passato sono stati abituati a piatti prelibati e a ben altre finali, ma che ritroverebbero con piacere il gusto di una partita così importante, senza stare qui a fare troppo gli schizzinosi. Così, seppur in una stagione difficile e controversa, anche se da qui a maggio può succedere qualsiasi cosa, ci si può ritrovare con la concreta possibilità di alzare un trofeo che nella bacheca manca ormai dall’agosto del 2011 (Supercoppa Italiana contro l’Inter). L’arrivo in finale, tra le altre cose, anche se da quest’anno non vale più da solo il pass per l’Europa League, può permettere ai rossoneri di potersi accontentare del sesto posto in campionato, posto che garantirebbe la qualificazione in Europa dopo tre anni di assenza, anche perdendo la finalissima.

Certo, il campionato, almeno per ora, resta il pensiero numero uno che deve frullare nella testa dei calciatori, ma la Coppa Italia può essere considerato il salvagente che è mancato gli altri anni, un appiglio su cui aggrapparsi per salvare la stagione e non gettare alle ortiche un anno in più. D’altronde, considerati gli undici punti di svantaggio dall’Inter capolista e la netta differenza di valori tecnici rispetto a Napoli e Juventus (almeno), il terzo posto, ora come ora, sembra più un miraggio che un obiettivo. Ed è per questo che la Coppa può diventare il pensiero principale che potrebbe portare ottimismo, prestigio e qualche soldino in più in cassa con cui fare mercato e rendere la rosa ancor più competitiva.

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