Ma Bacca è davvero meglio di Ganz? Sinisa, ti hanno trascinato nel buonismo

Non meriterebbero neanche il tempo dedicato a scrivere, cancellare per autocensura e riscrivere questo articolo. Eppure sono qua deluso come milioni di milanisti che chiedevano a questa squadra un filotto di vittorie capaci di compensare i mezzi passi falsi compiuti contro Atalanta e Juventus. Ho mantenuto il silenzio dopo la vittoria di settimana scorsa. Un po’ per scaramanzia, un po’ per la diffidenza a quanto pare giustificata. In un Milan alla ricerca della sua dimensione, non mancano classe e nomi altisonanti, bensì umiltà e continuità di risultati. I punti persi contro il Carpi, simpatica e determinata compagine a ridosso del baratro di una retrocessione, si faranno sentire così come quelli persi contro altre formazioni decisamente alla portata della squadra rossonera.

Gioco macchinoso ed errori elementari di palleggio. Una triste litania troppo frequente in questo campionato rossonero. E se per questo la panchina dell’allenatore scricchiolera’ nuovamente questa settimana, gli interrogativi che affollano la mia testa da tifoso non evoluto sono davvero parecchi. E seppur ancora con l’adrenalina e la rabbia di chi si è pentito di non cenare con gli amici “perché stasera gioca il Milan”, cerco di porre a voi alcune domande. Come è possibile che giocatori di serie A non siano capaci di condurre un contropiede in superiorita’ numerica, facendosi beffare da una tattica del fuorigioco impostata da un anonimo centrale difensivo che fino a ieri giocava contro il Milan solo accendendo la Playstation?

Come è possibile che le distanze tra i reparti siano cosi’ errate da far sembrare il piccolo campo di Modena, l’infinito terreno di gioco dello stadio Maracanà? Serve davvero un ennesimo cambio di panchina quando in campo vanno giocatori dall’esperienza sufficiente per aspettarsi di più sotto tutti i punti di vista? D’altronde quando manca la base, anche i fenomeni come Montella trovano difficoltà. Come è possibile che un Marco Borriello qualunque riesca a tenere alta la squadra facendo reparto da solo, mentre il pescatore di branzini a 30 milioni al kg (spero almeno che a quel prezzo lo evisceri) tratta la palla come se fosse un pacco con sopra scritto “Mittente : Isis” ?

A proposito di Bacca, è davvero il campione che tutti millantano? Io ne ho i miei dubbi. Maurizio Ganz, in una delle sue giornate comuni, regalava adrenalina superiore al colombiano che ha una colpa in più, quella di rendere antipatico ai miei occhi il ragazzo che consegna le pizze a domicilio. Sosia. Del cugino dei Bee gees e del giapponese con i capelli di Mirko dei Bee hive, non serve neanche parlarne. Ma anche qui l’interrogativo è inevitabile. Ma perché? Di domande ce ne sarebbero tante e alcune anche troppo cattive per essere poste in un articolo aperto a tutti, ma la frustrazione per lo scempio andato in onda ieri sera, ammette più di un alibi e tanta comprensione per una tifoseria stanca di dover sentire le solite frasi post partita.

Mihajlovic, da me difeso senza se e senza ma, è stato trascinato in un buonismo a lui non consono. Il suo arrivo è stato apprezzato da gran parte della tifoseria, proprio per la sua determinazione nel non nascondersi dietro un dito. Epocali quanto vere, le dichiarazioni di inizio anno che vedevano un Sinisa senza peli sulla lingua. I troppi richiami societari, sembrano pero’ averlo ridimensionato tanto da consegnargli il copione “post cattivo risultato” firmato AcMilan. “Dovevamo fare di più e cercheremo di farlo sin dalla prossima partita”. Nulla di nuovo se non che per questa e altre pessime partite effettuate, il loro sontuoso stipendio sia stato puntualmente versato, mentre il tifoso, quello ingrato e troppo viziato tanto da non essere ritenuto evoluto, i soldi li ha spesi di tasca sua per seguire la squadra. Sia allo stadio, che sul divano attraverso le payperview. Guardo l’orario e mi accorgo che sono ancora le 23:00. Chiamo gli amici che non ho raggiunto a cena, sempre “perché stasera gioca il Milan”. Gli sfottò li conosco già ma chissà per quanto altro tempo toccherà difendermi ricordando quanto sia ricca la nostra bacheca.

Vi aspetto su Twitter (@nonevoluto) e su Facebook alla pagina “Milanisti Non Evoluti 2.0″,

Alessandro Jacobone

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