MILAN-CROTONE/ Luiz e Jack decisivi, Honda e Mauri inesistenti

CHRISTIAN ABBIATI 5.5 – In apertura, compie una parata importante, ma ha qualche colpa in merito al momentaneo pareggio di Budimir.

DAVIDE CALABRIA 5 – Spinge in maniera tutt’altro che precisa, mentre spesso lascia la corsia di competenza libera e, quando puntato, viene superato con estrema facilità.

PHILIPPE MEXES 5.5 – Nella prima frazione di gara, ha il merito di negare agli ospiti il vantaggio e di comandare il reparto in modo discreto. Nella ripresa, tuttavia, si fa saltare nell’occasione che porta all’uno a uno del Crotone e corre un rischio evitabile.

CRISTIAN ZAPATA 4.5 – Per nulla protetto dai centrocampisti, alterna buoni interventi a sbavature alquanto gravi, è il principale colpevole nell’azione del pareggio dei pitagorici e, con la palla tra i piedi, va in netto affanno.

MATTIA DE SCIGLIO 4.5 – In fase di copertura, si fa saltare con una regolarità disarmante. In proiezione offensiva, invece, non propone nulla di interessante.

ANDREA POLI 5.5 – Corre molto, ma è poco ordinato sotto l’aspetto tattico e interdice in modo sporadico e incompleto. Firma l’assist per il gol di Luiz Adriano, ma non si rende utile al cento per cento.

JOSE’ MAURI 4.5 – Fatica a ben posizionarsi in campo, recupera pochi palloni, non imposta a dovere, soccombe nello scontro in mediana, non smista e non fornisce equilibrio e copertura alla retroguardia.

Dal 98′, RICCARDO MONTOLIVO 6 – Dentro al posto dell’evanescente italo-argentino, pur non facendo mirabilie, garantisce un minimo di ordine e stabilità e serve a Niang la palla del tre a uno.

ANTONIO NOCERINO 4.5 – Si propone in avanti senza cognizione di causa, non incide e intasa l’area di rigore, tanto da non trovare mai il tempo dell’inserimento. In fase di non possesso palla, dal momento che non ripiega e che non contrasta mai, è a dir poco inesistente.

Dal 69′, GIACOMO BONAVENTURA 6.5 – Dimostra grinta e determinazione, prova a creare superiorità numerica e, nel momento più disperato, gonfia la rete su punizione.

SUSO 4.5 – Tocca molti palloni, ma non è concreto, non salta mai l’uomo, non fa mai la giocata giusta al momento giusto e non risulta efficace nei momenti topici dell’incontro.

Dal 69′, M’BAYE NIANG 6 – Dopo un avvio in cui rischia provvedimenti disciplinari e stenta a scardinare la fase difensiva degli uomini di Juric, entra piano piano in partita e chiude il discorso qualificazione.

LUIZ ADRIANO 6.5 – Si muove alla follia, si impegna nel lavoro sporco e nel gioco di sponda, ha l’umiltà di andare a cercare palla nelle retrovie e, quando servito a dovere, segna una rete importante e meritata e si procura il fallo del due a uno.

KEISUKE HONDA 4 – Lento, prevedibile, scontato e anemico, fatica sotto l’aspetto della fisicità, non cambia mai passo, non copre e non inventa nulla di interessante.

ALL. SINISA MIHAJLOVIC 4 – Opta per uno scriteriato turnover e presenta un Milan disordinato, per nulla equilibrato e mal disposto sotto l’aspetto tattico. Sbaglia la scelta dei giocatori e adotta una strategia di gioco deleteria. Per sua fortuna, la qualificazione arriva comunque. In ogni caso, per rimanere a lungo sulla panchina rossonera, è chiamato a cambiare registro.

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