Milan-Verona, Miha si aggrappa alle scuse: così è ancora peggio. La società sceglie il no comment

UPDATE (20.15) – Nessun commento. Solo una presa d’atto. Questa la posizione del Milan in merito alle parole di Mihajlovic pronunciate al termine del match col Verona, contro l’operato dell’arbitro Valeri e dei suoi assistenti. Nessuna volontà quindi di “commentare la conduzione del direttore di gara e dei guardalinee” ma nel contempo una insoddisfazione chiaramente percebile per un arbitraggio della partita che ha lasciato molto amaro in bocca ai dirigenti rossoneri. (Fonte: SportMediaset.it)

20.00 – Doveva essere il filotto di vittorie per avvicinare la squadra alla vetta, ai primi tre posti e invece queste ultime partite in campionato contro le ultime in classifica si stanno trasformando in un film horror dalla sceneggiatura ormai nota ai tifosi rossoneri. Il pareggio a reti bianche contro il Carpi e l’1-1 interno contro l’Hellas Verona, fanalino di coda del campionato.

Mihajlovic a fine partita si è scagliato contro Valeri, per i due gol annullati e per il rigore non dato a Bonaventura. Tutto vero, ok, al di là del fatto che poteva starci anche un penalty per gli ospiti queste proteste, questo scagliarsi contro fattori esterni e non tecnici sembrano tanto delle scuse, degli alibi per coprire i reali problemi della squadra. Problemi che sono tanti e che non sembrano risolvibili nel breve periodo. Oggi ci sono state occasioni, la squadra magari in parte oggi va salvata perchè ha creato di più rispetto ad altri passi falsi ma dall’altra parte va criticate perchè non le ha concretizzate e in questo non c’entra niente l’arbitro. E non c’entra niente neanche se De Jong offre una prestazione altamente insufficiente, coronata da una fallo da rigore e da un’espulsione inaccettabili per un giocatore così esperto. Questi aspetti sembrano più importanti, soprattutto dopo due pareggi così contro le ultime due del campionato, a maggior ragione anche dopo una conferenza stampa di vigilia in cui il tecnico serbo aveva dichiarato di non voler parlare dei torti arbitrali.

Per l’ennesima volta il Milan non ha avuto reazione dopo il gol subito, ha tentato in maniera confusionaria di riprendersi la vittoria ma senza essere pericolosa, qualche giocatore più per inerzia che per una concezione chiara di cosa dovrebbe fare, ha tentato di trascinare alla vittoria ma senza guizzi decisivi. Questa passività agli eventi della partita è diventata una costante per i rossoneri e questo è l’aspetto che più innervosisce e infastidisce gli ormai rassegnati tifosi del Diavolo. Problemi senza soluzione, un tunnel buio che continua a costruirsi intorno alle poche certezze milaniste. La luce è lontana, attaccare gli arbitri per giustificare un pari contro una squadra che non ha ancora vinto in Serie A, sminuisce la storia di questa società e non aiuterà per andare in Europa.

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