Bee-Berlusconi, affare a rilento ma verso la chiusura. Il broker lavora per comporre la cordata: i dettagli

Ieri sera è stato Mr. Bee a chiamare Berlusconi. La trattativa per la cessione del 48% delle quote rossonere dura ormai da (troppo?) tempo e fra i due uomini d’affari esiste da tempo l’accordo di massima, raggiunto con Fininvest sulla base di 480 milioni di euro, cifra necessaria al broker di Bangkok per diventare ufficialmente socio di minoranza. I prossimi saranno mesi di grande importanza, in qualsiasi caso.

Dopo la telefonata non si è registrato sostanzialmente nulla di nuovo sul fronte orientale, spiega La Gazzetta dello Sport, visto che il contatto è stato importante ma non decisivo, servito ad aggiornare la situazione, confermare le intenzioni di Taechuabol e dei suoi collaboratori e scambiarsi anche gli auguri di buone feste. Appuntamento rinnovato nel 2016, l’anno giusto, senza una data precisa, per il closing. Dunque pochi e scarni passi in avanti, di recente l’affare procede a rilento nonostante filtri sempre ottimismo fra le parti. Mr. Bee starebbe comunque continuando a lavorare fianco a fianco della banca Citic Securities per mettere assieme un gruppo di imprenditori (provenienti da Cina e Thailandia) capaci di collaborare e chiudere l’operazione.

Nei piani c’è una strategia commerciale che dovrebbe far espandere a livelli unici il brand Milan nel continente asiatico, seguita dall’ingresso nella Borsa di Hong Kong e da iniziative che, secondo i tecnici della cordata, dovrebbero fruttare al club di Via Aldo Rossi circa 100 milioni in più all’anno di fatturato. Ma c’è da pazientare ancora, sperando che arrivi presto il tanto atteso “sì”.

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