Tifosi e Berlusconi, la fine della pazienza. La società si interroga: il Milan non va bene a nessuno

Dovevano essere, a detta di Mihajlovic, 9 punti. Le partite contro Carpi, Verona e Frosinone dovevano servire al Milan per risalire la classifica e portarsi a ridosso della zona Europa. Al massimo, invece, saranno 5. Il calendario, quindi, sorrideva ai rossoneri, un filotto di vittorie avrebbe permesso al serbo ed ai suoi giocatori di mangiare il panettone in serenità aspettando gli eventuali arrivi del mercato di gennaio. La realtà, invece, parla di due punti in due partite, una media non certo da Champions League.

Le colpe, perché ormai di queste dobbiamo parlare, sono da dividersi tra società, allenatore e giocatori. Intanto ieri, nell’immediato post partita, Mihajlovic è apparso nervoso e non le ha certo mandate a dire. Come riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, il tecnico se l’è presa soprattutto con l’arbitro reo, secondo l’allenatore, di aver preso delle decisioni che hanno pesantemente condizionato il match. C’è da dire, ad onor del vero, che il serbo non ha tutti i torti. Contro Carpi e Verona gli episodi dubbi, per usare un eufemismo, ci sono stati, tuttavia una squadra come il Milan non può permettersi di mostrare i limiti tecnici e caratteriali che hanno condito le prestazioni di questa prima parte di stagione.

In tutto questo la società non può restare indifferente e si registra, dalle parti di Arcore, un Berlusconi piuttosto deluso. Dopo aver assistito al match insieme con la figlia Barbara, il presidente non ha commentato, in maniera ufficiale, ma sicuramente non potrà essere stato soddisfatto della prestazione dei giocatori usciti dal campo sotto i rumorosi fischi dello stadio.

Intanto nella “pancia” dello stadio milanese, subito dopo il fischio finale, Adriano Galliani è stato visto parlare, a lungo, al telefono. La sensazione diffusa è che l’ad, prima di dedicarsi al brindisi natalizio con gli sponsor, abbia parlato proprio con Berlusconi incassando tutta la frustrazione dell’ex Cavaliere. Dopo una campagna acquisti dispendiosa tutti in via Aldo Rossi, a cominciare dal numero uno, si aspettavano una situazione di classifica nettamente diversa. La pazienza della società sta finendo, quella dei tifosi, a sentire San Siro, è esaurita già da tempo. 

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