Calabria pronto a questo 2016: può essere l’anno delle conferme?

Crescere senza troppi riflettori puntati su di sé fa sempre bene per un giovane calciatore, specialmente in un ambiente dove le critiche piovono irrazionalmente da più parti, ma se il campo viene visto col binocolo tutto il lavoro fatto in allenamento rischia di perdersi velocemente. Questo discorso è applicabile a molti giocatori, ma nella rosa del Milan più di tutti a Davide Calabria.

Il giovane terzino ha mostrato nelle sue quattro presenze in A di meritarsi il posto in squadra: il filotto Palermo, Udinese e Genoa aveva fatto acclamare forse con un filino di imprudenza ad un nuovo top-player, poi le panchine e lo spezzone contro l’Atalanta. Il rischio è sempre quello di vedere una meteora, ma Calabria meteora non è. Quando chiamato in causa, nonostante i suoi diciannove anni, ha già dimostrato di essere pronto anche dopo tutte le panchine a cui è stato relegato: sono ormai passati due mesi dalla sua ultima apparizione in campionato, ma non per questo lo si può inserire tra gli scartati da Mihajlovic, che al contrario continua a credere nei giovani rossoneri e qualora avesse necessità saprebbe di poter contare sul giovane terzino. Anche perché, scalzare il posto all’Abate visto nelle ultime uscite, al sempre onesto Antonelli e al potenziale di De Disciglio è cosa assai ardua, ma non impossibile.

Il sogno di Calabria e di molti tifosi è quello di aumentare il minutaggio in campo: perché il ragazzo a Milanello si allena con costanza e impegno, e non aspetta altro che mostrare i passi avanti compiuti in questi sei mesi di prima squadra. Senza pressioni derivanti dal mercato e senza le critiche per prestazioni sottotono Calabria può continuare a dedicarsi alla sua crescita e scalpitare per assaggiare ancora il campo.

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